Winona Ryder, celebre attrice, ha recentemente condiviso la sua gioia nel riprendere il ruolo di Lydia Deetz nel sequel di Beetlejuice. Il personaggio, interpretato per la prima volta nel lontano 1988 nel film originale di Tim Burton, Beetlejuice – Spiritello porcello, ha ispirato profonde emozioni in Ryder. Il lavoro accanto a Michael Keaton sul set è stato descritto da lei come un autentico ritorno a casa, riportando alla luce ricordi e sensazioni uniche.
Ryder e l’ambiente creativo sul set
Winona Ryder ha espresso la sua ammirazione per l’atmosfera di creatività che permeava il set del film. Paragonando l’esperienza alla lavorazione di un film indipendente, ha sottolineato la libertà di sperimentare che il cast poteva godere. La decisione di accettare il progetto ancor prima che la sceneggiatura fosse ultimata testimonia la fiducia assoluta che l’attrice riponeva in Burton, sicura che non avrebbe dato il via a un sequel senza una storia all’altezza delle aspettative.
L’evoluzione del personaggio di Lydia Deetz
Notevolmente, un punto che ha colpito profundamente Winona Ryder è stata l’evoluzione del suo personaggio, Lydia Deetz. Nel primo film, Lydia rappresentava una figura marginale, un’outsider; nel sequel, è rivelata come madre di una figlia di nome Astrid. Se inizialmente tale sviluppo di trama ha sorpreso l’attrice, dopo aver conosciuto la visione di Burton si è entusiasmata per questa nuova prospettiva narrativa.
Il legame speciale con il film Beetlejuice
Nonostante i numerosi successi ottenuti durante la sua carriera, Winona Ryder ha sempre mantenuto un legame particolarmente affettuoso con il film Beetlejuice. I ricordi delle riprese del primo capitolo sono ancora vividi nella mente dell’attrice, che sottolinea l’unicità dell’esperienza vissuta all’età di quindici anni, collaborando strettamente con Tim Burton e sentendosi parte integrante di un processo cinematografico così coinvolgente.