Venerdì 13 parte 3 in 3d torna a far paura: un evento speciale all’Academy Museum di Los Angeles

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LOS ANGELES – Gli amanti dell’horror non possono perdere un appuntamento unico il prossimo 27 dicembre 2024: Venerdì 13 Parte 3 sarà proiettato in 3D all’Academy Museum di Los Angeles. Si tratta di un’occasione speciale per rivedere sul grande schermo un capitolo iconico della saga, quello in cui Jason Voorhees indossa per la prima volta la sua celebre maschera da hockey.

Larry Zerner, che interpretava Shelly, il personaggio responsabile del passaggio della maschera al killer, ha invitato i fan a partecipare con un messaggio ironico sui social media: “Ecco una frase che non avrei mai pensato di scrivere. L’Academy Museum sta proiettando Venerdì 13 Parte 3 in 3D il 27 dicembre. Se non l’avete mai visto in 3D, o volete semplicemente allontanarvi dalla famiglia dopo troppo Natale, venite a vedere Jason uccidere me e una dozzina di altre persone. Buon Natale!”.

L’importanza di Venerdì 13 parte 3 nella saga horror

Questo terzo capitolo della saga, uscito originariamente nel 1982, ha lasciato un’impronta indelebile non solo nel genere horror, ma anche nel cinema 3D dell’epoca. Venerdì 13 Parte 3 è stato il primo film a utilizzare il sistema Marks 3-D, che rappresentò una vera rivoluzione per l’industria cinematografica. La tecnologia permise di creare effetti visivi coinvolgenti, come bulbi oculari lanciati verso il pubblico, serpenti che sembrano balzare fuori dallo schermo e persino una sequenza con un fucile subacqueo che punta direttamente agli spettatori.

Questo approccio innovativo ha reso il film un’esperienza unica per il pubblico, aumentando il coinvolgimento emotivo e l’effetto “spavento”.

Una produzione complessa ma pionieristica

Secondo quanto riportato da IMDb, la lavorazione del film in 3D fu particolarmente impegnativa. Le riprese richiesero lunghe preparazioni, con un’attenzione maniacale ai dettagli, dai costumi all’illuminazione, per ottenere il massimo dalla tecnologia disponibile. Gli attori, tra cui Zerner, furono coinvolti in scene pensate esclusivamente per valorizzare l’effetto tridimensionale, come il lancio di un portafoglio verso la telecamera o il giocoliere che sfida la prospettiva.

Questi espedienti, sebbene all’epoca rappresentassero una novità assoluta, trasformarono la recitazione in un’esperienza unica ma talvolta frustrante per gli attori, che trascorrevano ore in attesa della perfetta configurazione delle telecamere.

L’esperienza cinematografica che ha fatto la storia

Rivivere Venerdì 13 Parte 3 in 3D è un’occasione rara per apprezzare un capolavoro dell’horror da una prospettiva diversa. Non solo un film, ma un’esplorazione di come la tecnologia e la narrazione possano fondersi per creare un’esperienza sensoriale che rimane impressa nella memoria.

L’evento al Museo dell’Accademia celebra un’epoca in cui il cinema stava sperimentando nuove strade e cattura l’essenza di un momento irripetibile della storia del cinema. Per chi desidera un’alternativa originale durante le festività natalizie, l’appuntamento del 27 dicembre è la scelta perfetta per unire intrattenimento e nostalgia.

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