Olivier Assayas riceve il Celebration of Lives Award a Bologna
Il regista Olivier Assayas è stato ospite della 20esima edizione del Biografilm Festival a Bologna, dove ha presentato il suo ultimo film e ricevuto il prestigioso Celebration of Lives Award. Assayas, figlio di un franco-italiano con origini milanesi, ha condiviso l’emozione di ricevere un premio in Italia, riconoscendo il valore speciale che ha per lui questo paese.
Un’opera contemplativa: il ritorno nella memoria di Assayas
Il film di Assayas, interpretato da Vincent Macaigne e Micha Lescot, si colloca agli inizi della pandemia di Covid-19, un periodo di paura e incertezza che ha influenzato profondamente il regista. Assayas ha scritto il film appena dopo la fine della pandemia, desiderando lasciare una traccia di quell’evento storico unico. Attraverso la storia di due fratelli, che rappresentano una versione fiction dell’autore e di suo fratello Michka Assayas, il film esplora le inquietudini generate da un male invisibile. La casa di campagna di famiglia diventa il luogo in cui passato e presente si fondono, permettendo al regista di esplorare la propria storia e quella di generazioni passate.
Il processo creativo di “Hors du temps”
Dopo la scrittura della sceneggiatura, Assayas si è dedicato alla post produzione di un’altra opera, ritardando la realizzazione di “Hors du temps”. Il regista ha voluto che il film avesse un carattere universale, capace di parlare a un pubblico ampio, oltre le vicende personali raccontate. L’opera si è trasformata in una riflessione sulla possibilità di reinventarsi di fronte alle sfide imposte dalla pandemia, esplorando temi profondi come il destino e la morte. Assayas ha cercato di esprimere attraverso il film la stranezza e l’incertezza di quei mesi di isolamento, offrendo una visione poetica della quotidianità attraverso le performance degli interpreti.