Un’introduzione a Ludus Mortis: un gioco di ruolo dark fantasy

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Un'introduzione a Ludus Mortis: un gioco di ruolo dark fantasy - Horrormania.it

Ludus Mortis: una storia distopica

Intrighi e oscuri rituali nella Roma Imperiale: la trama di Ludus Mortis si dipana nel 4° secolo D.C., quando il Senato, corrotto da forze mistiche, evoca un esercito di non morti e demoni per soggiogare la Città Eterna. In questo dungeon crawler in prima persona, i giocatori impersonano mercenari reclutati per sconfiggere il male e porre fine al regno del terrore. Il gioco, sviluppato da 68k Studios, si distingue per l’assenza di un protagonista unico, permettendo di controllare una squadra di 4 mercenari creati personalmente, con statistiche randomiche, classi fisiche o magiche e tratti positivi e negativi che influenzano il gameplay.

Esplorando le profondità del Ludum

Una volta terminata la fase di creazione dei personaggi, i giocatori possono avventurarsi nelle oscure catacombe sotterranee che si estendono sotto Roma. Il gameplay si svolge tramite il classico sistema di movimento casella per casella, con la possibilità di esplorare, mappare e affrontare nemici statici e casuali. I combattimenti sono basati su turni e punti azione, che consentono di eseguire diverse azioni come attaccare, parare o utilizzare abilità speciali. Tuttavia, la grafica dei nemici durante le animazioni degli attacchi potrebbe risultare piatta e poco coinvolgente, interrompendo l’immersività del gioco.

Sfide e meccaniche di gioco

Ludus Mortis si rivolge a una nicchia di giocatori appassionati di cRPG classici degli anni ’80 e ’90, proponendo un’ambientazione horror-distopica coinvolgente. Tuttavia, la complessità dell’interfaccia di gioco e l’aspetto visivo dei nemici potrebbero risultare datati e poco accattivanti per i giocatori più giovani o meno esperti. Nonostante la solidità delle meccaniche di gioco e l’immersione nell’atmosfera dark fantasy, Ludus Mortis potrebbe beneficiare di un aggiornamento grafico per attrarre una platea più ampia e diversificata, senza tralasciare l’essenza e il fascino dei classici che si propone di omaggiare.

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