Un’icona del cinema britannico premiata a Ischia Film Festival

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Un'icona del cinema britannico premiata a Ischia Film Festival - Horrormania.it

Introduzione:
Ieri sera, alla 22esima edizione dell’Ischia Film Festival, si sono susseguiti momenti di emozioni e riconoscimenti. Uno dei momenti più intensi è stato il premio assegnato a Charlotte Rampling, leggendaria attrice britannica di 78 anni. Dopo la proiezione in anteprima di “Juniper – Un bicchiere di gin”, diretto da Matthew J. Saville, Rampling è stata insignita dell’Ischia Film Award dalle mani di Michelangelo Messina, direttore del festival.

L’influenza di Visconti nella vita di Charlotte Rampling

Charlotte Rampling ha condiviso un aneddoto emozionante legato al grande regista Luchino Visconti, che l’ha lanciata nel mondo del cinema. Nel 1969, durante le riprese de “La caduta degli dei” a Cinecittà, Visconti invitò Rampling a Ischia. Non poté accettare all’epoca, ma recentemente ha visitato la Villa La Colombaia a Forio, dimora e luogo di riposo finale del regista. Questa esperienza le ha permesso di sentirsi in pace e di onorare la memoria di Visconti, suggellando così un capitolo importante della sua carriera e della sua vita.

L’amore per l’Italia e il cinema italiano

La Rampling ha poi raccontato la sua profonda connessione con l’Italia, un Paese che ha rappresentato per lei una sorta di rifugio magico. Già a 22 anni, visitare l’Italia significava immergersi in un mondo senza confini creativi. Originaria di un periodo difficile in Inghilterra dopo la seconda guerra mondiale, l’attrice si è sentita accolta e ispirata dalla vibrante creatività del cinema italiano. Ha espresso ammirazione per registi come Rossellini, De Sica e Bertolucci, definendo la loro generazione un vero miracolo per il cinema mondiale.

Il ruolo di Ruth: una sfida emozionale e artistica

Nel film presentato alla rassegna ischitana, Charlotte Rampling ha interpretato il personaggio di Ruth, una figura complessa e affascinante. Ruth è una reporter in zona di guerra, una donna forte e vulnerabile allo stesso tempo. Rampling ha sottolineato la complessità di questo ruolo, che riflette in parte la sua stessa essenza. Ruth, una donna che vive la vita al massimo consapevole della sua fine imminente, sperimenta un momento di svolta emozionale quando si confronta con la propria famiglia. Un personaggio che sfida le convenzioni e cerca una redenzione interiore, aprendo nuove prospettive di relazione con chi le sta intorno.

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