Introduzione
Il 5 giugno Netflix ha rilasciato “Under Paris”, un trash horror diretto da Xavier Gens che prometteva tensione e azione, ma si è rivelato una delusione profonda e misconclusa. Nonostante tenti di affrontare tematiche ambientali, il film delude le aspettative.
Un Tentativo Fallimentare di Emulare “Lo Squalo”
“Under Paris” cerca di emulare il successo di “Lo Squalo” di Spielberg, ma si perde in un mix di trash horror estivo e eventi sportivi, utilizzando le Olimpiadi 2024 come sfondo. Il cast, che include Berenice Bejo, Nassim Lyes e Lea Leviant, non riesce a salvare una trama banale e prevedibile.
Carenze Tecniche e Narrative
Il film pecca anche a livello tecnico, con una cinematografia priva di ispirazione e effetti speciali scadenti. La mancanza di coerenza narrativa si riflette anche nei dialoghi confusionari e nelle sequenze poco coinvolgenti.
Assurdità e Superficialità
L’assurda presenza di uno squalo mako nella Senna e la superficialità nel trattare il trauma dei personaggi minano la credibilità della storia. I tentativi di creare tensione risultano inefficaci, mentre i personaggi stereotipati e le sottotrame forzate contribuiscono all’insuccesso del film.
Una Colonna Sonora Fuori Luogo
Anche la colonna sonora del film delude, aggiungendo dissonanza anziché coinvolgimento alle scene. Le scelte musicali sembrano estranee all’atmosfera, contribuendo a un’esperienza cinematografica deludente e incoerente.