Furiosa: l’eredità di una saga leggendaria
Con la scelta di mettere in calendario il nuovo film di George Miller all’inizio del festival, Cannes esprime una dichiarazione d’intenti quanto mai esplicita: qui è di casa il cinema d’autore, ma il grande spettacolo va di pari passo. Il film, “Furiosa”, regala al pubblico numeri spettacolari e corse spericolate nel deserto, confermando a Miller il titolo di “re degli stuntmen”. Questo nuovo capitolo della saga, iniziata nel lontano 1979, rientra nei parametri del “revenge movie”, distinguendosi per il fatto che il vendicatore è una donna. La storia di Furiosa coglie appieno il senso di una generazione, incarnato anche nella scelta dell’interprete.
L’epica reincarnazione di Furiosa
Nell’ambito di “Fury Road”, Charlize Theron interpretava Furiosa, ma in questo nuovo capitolo assistiamo a un salto temporale che ci riporta alla giovinezza dell’eroina. Furiosa viene rapita da una banda di motociclisti e costretta a diventare schiava del Signore della Guerra Dementus, interpretato da un muscoloso Chris Hemsworth. Nonostante le avversità, la giovane si trasforma in una valorosa guerriera grazie all’addestramento di un Pretoriano. Pronta ad affrontare tiranni e a regolare i conti con il passato, Furiosa si prepara a una sfida epica che la porterà attraverso la Desolazione e oltre. George Miller ha raccontato che il nome del personaggio, ispirato a una cavalla, ha plasmato l’intera storia, conferendo a Furiosa una profondità emotiva e un’aura di antico dolore. La saga di Mad Max, cominciata per caso, è diventata un’ossessione per il regista, che ha curato ogni dettaglio con passione e dedizione.