Una recente mappa della Via Lattea ha rivelato importanti nuovi dati riguardanti la posizione del Sistema Solare all’interno della galassia. Questa nuova scoperta evidenzia come non solo il nostro sistema planetario sia più prossimo al centro galattico, ma che orbiti anche ad una velocità superiore rispetto alle precedenti misurazioni. L’importanza di questo studio non consiste nel rischio imminente di avvicinamento al buco nero supermassiccio Sagittarius A, ma nell’opportunità di approfondire la nostra comprensione della posizione del Sistema Solare nella Via Lattea.
Le nuove distanze e il ruolo del buco nero
La mappatura tridimensionale della Via Lattea presenta una complessità estrema, dove la determinazione della luminosità assoluta degli oggetti celesti dipende strettamente dalla conoscenza delle effettive distanze. Un esempio eloquente è rappresentato da Betelgeuse, una stella all’interno della Via Lattea, che si è rivelata più vicina alla Terra rispetto a quanto precedentemente stimato. In questo contesto, lo strumento VERA svolge un ruolo chiave, ricreando virtualmente un enorme telescopio con un diametro superiore ai 2000 km, grazie all’impiego di radiotelescopi distribuiti in Giappone. Questo approccio, simile al celebre Event Horizon Telescope noto per la sua illustrazione della siluette del buco nero, permette ad VERA di monitorare le stelle per oltre un anno, osservandone i cambiamenti relativi a stelle distanti. L’analisi degli spostamenti stellari consente di calcolare le distanze in base alle quali è stato possibile determinare che la posizione del Sistema Solare si trova a soli 25.800 anni luce dal centro galattico, in contrasto con le precedenti stime di 27.700 anni luce. È stato inoltre evidenziato che la velocità orbitale del Sistema Solare è superiore a quella ufficialmente nota, pari a 227 chilometri al secondo, rispetto ai 220 chilometri al secondo precedentemente calcolati. VERA continua a condurre osservazioni dettagliate sugli oggetti della Via Lattea, collaborando attivamente con il progetto VLBI dell’Asia orientale. Ulteriori approfondimenti consentiranno di ampliare la nostra conoscenza riguardo alla posizione della Terra in relazione al buco nero Sagittarius A.
