Un’alternativa alla “Tensione di Hubble”: Nuove prospettive cosmologiche

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Un'alternativa alla "Tensione di Hubble": Nuove prospettive cosmologiche - Horrormania.it

Un recente studio condotto dalle università di Bonn e St. Andrews ha gettato nuova luce su uno dei misteri più affascinanti della cosmologia: la “tensione di Hubble”. Questo enigma riguarda la discrepanza nei valori della costante di Hubble-Lemaitre, che descrive la velocità di espansione dell’universo. I ricercatori hanno proposto un’interessante soluzione, basata su una teoria alternativa della gravità, che potrebbe risolvere questo dilemma cosmico.

La natura della tensione di Hubble

L’espansione dell’universo è un fenomeno ben noto, in cui le galassie si allontanano l’una dall’altra ad una velocità proporzionale alla loro distanza. Edwin Hubble fu il primo a evidenziare questa legge, che viene descritta dalla costante di Hubble-Lemaitre. Tuttavia, l’esistenza di valori contrastanti di questa costante ha generato la cosiddetta “tensione di Hubble”, un enigma che ha intrigato i cosmologi per anni.

La misurazione dell’espansione cosmica

Il calcolo dell’espansione dell’universo richiede la conoscenza delle distanze tra le galassie e della costante di proporzionalità. Quest’ultima, la costante di Hubble-Lemaitre, è fondamentale per determinare le velocità di espansione. Tuttavia, diverse metodologie di misurazione hanno prodotto valori discordanti, creando confusione tra gli esperti. In particolare, osservare le regioni più remote dell’universo ha portato a valori variabili, compresi quelli vicini ai 244.000 chilometri orari per megaparsec.

Una nuova prospettiva sulla gravità

Gli scienziati coinvolti nello studio hanno ipotizzato che la distribuzione irregolare della materia nello spazio potrebbe influenzare le misurazioni della costante di Hubble-Lemaitre. Per affrontare questo problema, hanno adottato una teoria alternativa della gravità, conosciuta come “dinamica newtoniana modificata” . Questa teoria, proposta originariamente da Mordehai Milgrom, suggerisce che le forze gravitazionali potrebbero comportarsi in modo diverso da quanto previsto da Albert Einstein, portando così a una diversa interpretazione dell’espansione dell’universo.

Intriganti implicazioni cosmologiche

L’uso della MOND nella simulazione al computer ha mostrato che, se la gravità segue le ipotesi di Milgrom, la tensione di Hubble potrebbe essere risolta. Le deviazioni nei valori della costante di Hubble potrebbero essere attribuite alle irregolarità nella distribuzione della materia nello spazio, suggerendo una prospettiva innovativa nella comprensione dell’espansione dell’universo. Questa nuova teoria potrebbe aprire nuove strade nella cosmologia e nella ricerca sulle leggi fondamentali dell’universo.

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