Audiard: una nuova narrazione Lgbtiq+ alla conquista di Cannes
Al festival di Cannes, il regista francese Jacques Audiard sorprende e emoziona il pubblico con “Emilia Perez”, un film che mescola abilmente il genere musicale al dramma familiare, sullo sfondo dei pericolosi cartelli della droga in Messico. La storia ruota attorno alla trasformazione di un boss in Emilia Perez, con temi come maternità, generosità e la lotta contro i crimini dei narcotrafficanti, portando così una ventata di freschezza e attualità al panorama cinematografico.
Emilia Perez: il potere della trasformazione
Il film vede Karla Sofía Gascón nei panni di Emilia Perez, un ruolo che sottolinea il cambiamento di genere del personaggio principale. La trama si concentra sull’incontro tra l’avvocatessa Rita Moreno e il temibile narcotrafficante che la costringe a organizzare la sua transizione di genere e il cambio di identità. Un racconto avvincente e emozionante che ha catturato l’attenzione del pubblico di Cannes, con la presenza sul red carpet di star come Zoe Saldana e Selena Gomez.
Tra tradizione e modernità: “Caught by the Tides” di Jia Zhang-Ke
Nel panorama cinematografico del festival, un’altra opera che ha destato interesse è “Caught by the Tides” di Jia Zhang-Ke. Il regista cinese porta sullo schermo il delicato equilibrio tra vecchio e nuovo nella Cina contemporanea, esplorando temi come il capitalismo rampante, la solitudine umana e il rapido cambiamento sociale. Attraverso la storia di Qiao Qiao e Guao Bin, Zhang-Ke offre uno sguardo lucido e profondo sulla società cinese e sulle sfide che affronta nel XXI secolo, tra tecnologia, tradizione e isolamento.