Il film “Animali randagi” diretto da Maria Tilli, rappresenta una profonda meditazione sulla libertà di scelta e sul modo in cui le nostre azioni influenzano gli altri. La pellicola, distribuita al cinema da Adler Entertainment a partire dal 27 giugno, si basa sull’esperienza personale della regista per mostrare la vita di due trentenni contemporanei, interpretati da Giacomo Ferrara e Andrea Lattanzi, e la generazione attuale che si trova a vivere con i genitori e ad affrontare un futuro incerto.
La Riflessione sulla Vita: Un’Esperienza Emotiva
Presentato in concorso al Bifest – Bari International Film&Tv Festival, “Animali randagi” si propone di suscitare una profonda riflessione sul senso della vita. La regista racconta di come il suo film sia nato da un’intensa esperienza emozionale vissuta nel 2010, quando si rese conto di non aver mai veramente conosciuto le persone del suo paese. Ambientato in una provincia dai ritmi monotoni e pervasa da apatia, il film si sviluppa attraverso storie raccontate tra le mura dei locali notturni, in un contesto in cui l’alcol e la droga sembrano essere gli unici modi per sfuggire alla noia.
La Trama di Animali Randagi: Un Viaggio di Auto-Scoperta
Il film segue le vicende di Luca e Toni, interpretati rispettivamente da Andrea Lattanzi e Giacomo Ferrara, due amici che vivono in un paese di provincia dove la noia e la routine fanno da padrone. Lavorando come paramedici, cercano di dare una scossa alla loro esistenza attraverso avventure spericolate e l’uso di sostanze stupefacenti. Tutto cambia quando vengono incaricati di trasportare un paziente, Emir, interpretato da Ivan Franek, in Serbia per delle cure urgenti. Maria, la figlia di Emir interpretata da Agnese Claisse, sarà la chiave per svelare le vere intenzioni di quest’ultimo e mettere a nudo le fragilità dei due protagonisti. Luca e Toni dovranno confrontarsi con una realtà sconosciuta, costringendosi a vedere oltre le proprie scelte e a fare i conti con le conseguenze delle proprie azioni.
Conclusione