Un viaggio di coraggio: la storia di Samia Yusuf Omar al Tribeca Film Festival

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Un viaggio di coraggio: la storia di Samia Yusuf Omar al Tribeca Film Festival - Horrormania.it

Il film “Non dirmi che hai paura” rappresenta l’Italia al Tribeca Film Festival, kermesse cinematografica ideata da Robert De Niro, nella sezione International Narrative Competition. Diretto da Yasemin Şamdereli, il film si ispira alla vera storia dell’atleta somala Samia Yusuf Omar, tratta dall’omonimo libro di Giuseppe Catozzella, vincitore del premio Strega Giovani nel 2014.

L’ascesa e la tragedia di Samia Yusuf Omar

Samia Yusuf Omar, velocista somala alle Olimpiadi di Pechino 2008, conquistò il cuore del pubblico nonostante il suo ultimo posto. Il sostegno ricevuto la spinse a tentare di vincere una medaglia a Londra 2012, ma la situazione politica la costrinse a fuggire dalla Somalia nel 2012. Il destino di Samia rimane avvolto nel mistero, con ipotesi che la vedono attraversare il Sahara e annegare nel Mediterraneo tentando di raggiungere Lampedusa.

Il racconto emotivo della regista

Yasemin Şamdereli afferma che raccontare la vita di Samia Yusuf Omar è stato un progetto che ha radicato nel cuore per sei anni. Il film celebra la determinazione di Samia di sfidare le restrizioni misogine degli islamisti e mette in luce la sua ispirazione per molti. “Non dirmi che hai paura” va oltre la tragedia familiare e la fuga dalla propria terra, immergendosi nelle fantasie e nei desideri di Samia, offrendo un finale alternativo rispetto alla sua tragica fine.

Un finale di speranza

Giuseppe Catozzella, autore del libro da cui è tratto il film, immagina per Samia un epilogo diverso, in cui l’atleta si salva e partecipa con slancio alle Olimpiadi di Londra del 2012. Questa visione ottimistica si traduce in una narrativa che esprime il desiderio di vederla realizzare il suo sogno di gloria e trionfo, oltre le avversità incontrate lungo il cammino.

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