L’innovazione di Saint Laurent nel mondo del cinema
Il nome di Saint Laurent è da sempre legato al mondo della moda, ma ora si sta facendo strada anche nel cinema. Il designer belga Anthony Vaccarello, direttore artistico della Saint Laurent Productions, ha lanciato una serie di film che stanno riscuotendo un grande successo. La maison di moda è la prima a cimentarsi nel finanziamento cinematografico, presentando tre film in concorso a Cannes: Emilia Perez di Jacques Audiard, Parthenope di Paolo Sorrentino e The shrouds di David Cronenberg.
Una collaborazione vincente tra moda e cinema
L’iniziativa di Saint Laurent Productions va oltre la semplice promozione di moda, puntando a creare un legame con il pubblico cinematografico. Oltre a realizzare i costumi per i film, Saint Laurent contribuisce a creare pezzi iconici che lasciano un’impronta indelebile sullo spettatore. Un esempio è l’abito sirena rosso indossato da Zoe Saldana in Emilia Perez, che ha catturato l’attenzione di tutti.
Saint Laurent apre le porte a nuovi talenti
Anthony Vaccarello, appassionato di cinema e ammiratore di registi come Pasolini e Fassbinder, ha scelto personalmente i registi con cui collaborare. Oltre ai nomi noti del cinema, Vaccarello si propone di dare spazio anche a giovani talenti emergenti, aprendo nuove prospettive nel mondo della moda e del cinema.
Un legame profondo con il Festival di Cannes
Il marchio Saint Laurent, appartenente al gruppo Kering di François-Henri Pinault dal 1999, ha una lunga storia di collaborazione con il Festival di Cannes. Ogni anno il marchio premia donne che si sono distinte nel mondo del cinema con il premio Women in Motion, dimostrando il suo impegno nel sostenere e valorizzare il talento femminile. François-Henri Pinault e sua moglie Salma Hayek, presenza fissa alla premiere mondiale di Emilia Perez, continuano a sostenere il connubio tra moda e cinema con entusiasmo e visione.