Un ritratto epico femminile: Parthenope

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Un ritratto epico femminile: Parthenope - Horrormania.it

Una lettera d’amore a Napoli

In un certo modo seguito di È stata la mano di Dio, Parthenope rappresenta ancora una volta un’ode alla città di Napoli e alla sua cultura. Il film è anche un tributo alla “giovinezza mancata” del regista Paolo Sorrentino, che sceglie di esplorare questo tema attraverso la storia di Parthenope, interpretata dalla straordinaria Celeste Dalla Porta e successivamente da Stefania Sandrelli. La pellicola affronta il desiderio di conoscenza e la sete di vita di una giovane donna, immergendosi nell’essenza di ciò che Sorrentino stesso definisce la sua “giovinezza sognata”.

La scelta di **Stefania Sandrelli

Nel suo ultimo lavoro cinematografico, Sorrentino ha scelto di affidare il ruolo di Parthenope a Stefania Sandrelli, attrice che conserva ancora quell’alone di mistero e dolore tipico dell’adolescenza. Il regista, che non si considera un cinefilo, ha rivelato che Sandrelli è stata scelta non solo per le sue capacità attoriali, ma anche per la profondità emotiva che porta con sé dagli esordi della sua carriera, come dimostrato nel film del 1965 “La conoscevo bene” di Antonio Pietrangeli. Sorrentino ammira in lei la capacità di trasmettere emozioni autentiche e struggenti, elementi chiave per la riuscita del personaggio di Parthenope.

Il ritratto di Partenope nel film

La Partenope di Sorrentino è una donna che attraversa i decenni, nata nel 1950 e testimone della complessità dell’esistenza umana. Nel corso della sua lunga vita, Parthenope incarna tutte le sfaccettature dell’esperienza umana: dalla spensieratezza della giovinezza al dolore della maturità, dalla bellezza classica alle trasformazioni inevitabili del tempo. Attraverso gli amori impossibili, i flirt fugaci, le passioni travolgenti e i momenti di gioia e sofferenza, il personaggio di Parthenope offre uno spaccato della vita con tutte le sue contraddizioni e le sue emozioni più profonde. Sorrentino ha dichiarato di aver voluto esplorare quei momenti cruciali che definiscono l’essenza stessa dell’essere umano, regalando al pubblico un viaggio emozionante attraverso la multiforme bellezza e complessità della vita.

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