Elio Germano in un’intervista rilasciata al podcast Super Otto di CiakClub il 21 aprile, esprime il suo parere sul doppiaggio cinematografico. L’attore trova assurda l’esistenza dei film doppiati, sottolineando che i film sono ripresi sia in audio che in video e che vanno visti e ascoltati in lingua originale. Secondo Germano, doppiare un film va contro il senso stesso del cinema, che si basa sulla magia della macchina da presa e sulla possibilità di catturare il momento presente.
La risposta dei doppiatori a Elio Germano
Daniele Giuliani, presidente dell’Associazione nazionale attori doppiatori , ha risposto alle critiche di Germano sull’uso del doppiaggio nei film. Giuliani ha definito le affermazioni dell’attore come superficiali e poco aderenti alla realtà. Ha sottolineato l’importanza del doppiaggio come strumento di accessibilità e traduzione, rendendo i film fruibili anche per chi ha problemi di vista o per i bambini. Inoltre, ha evidenziato l’importanza del lavoro dei doppiatori nel veicolare la lingua e nell’accrescere il valore delle opere cinematografiche.
Un’annosa questione: il dibattito sul doppiaggio
Il direttore del doppiaggio Gianni Galassi definisce il dibattito sul doppiaggio come un’annosa questione che continua a emergere nel panorama cinematografico italiano. Galassi ricorda i primi discorsi sull’argomento negli anni ’40, evidenziando le sfide culturali e politiche legate al doppiaggio in quel periodo. Secondo Galassi, chi solleva ancora oggi la questione del doppiaggio dimostra una mancanza di comprensione dei fondamenti del linguaggio audiovisivo. Inoltre, ribadisce l’importanza del doppiaggio nel creare simmetria e nel mantenere la fruibilità delle opere cinematografiche per il pubblico del paese d’origine.