Il regista Wim Wenders ha recentemente fatto tappa a Ferrara per visitare il nuovo Spazio Antonioni, un luogo eccezionale che espone una parte dei 47mila oggetti devoluti dal regista ferrarese Michelangelo Antonioni alla sua città natale. Accompagnato da personalità di spicco come Enrica Fico, moglie di Antonioni e promotrice del museo insieme a Vittorio Sgarbi, la talentuosa artista e fotografa Donata Wenders e l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli, Wenders ha mantenuto una promessa speciale: quella di visitare di persona lo spazio durante la sua permanenza in Italia, come aveva promesso durante una precedente connessione in streaming in occasione dell’inaugurazione.
Esplorazione dei Tesori di Antonioni
Durante la sua visita, il regista e sceneggiatore tedesco ha potuto ammirare una serie di capolavori esposti, tra cui spezzoni del documentario ‘Gente del Po’ realizzato da Antonioni negli anni Quaranta, il quadro di Filippo de Pisis ‘Pesci nel paesaggio di Pomposa’ del 1928 e opere iconiche di Burri che arricchiscono il percorso museale. Ha avuto anche l’opportunità di osservare da vicino importanti riconoscimenti ottenuti da Antonioni, come l’Oscar, il Leone d’oro e la Palma d’oro di Cannes per il suo celebre film ‘Blow Up’, oltre ad apprezzare spezzoni di altre opere cinematografiche come ‘La signora senza camelie’ e ‘Zabriskie point’.
Impressioni di Wenders sullo Spazio Antonioni
Al termine della sua visita, Wenders ha espresso la sua ammirazione per lo spazio, definendolo come un luogo che ispira e che riesce a creare la giusta dimensione per ospitare l’universo artistico di Antonioni. La presenza di Wenders, membro del comitato d’onore del museo, è stata particolarmente significativa, come confermano le parole di Enrica Fico Antonioni, che ha evidenziato il legame profondo tra Wenders, Antonioni e Ferrara. Con la speranza di una futura collaborazione per far rivivere il luogo e renderlo un punto di riferimento per gli appassionati d’arte e cinema, la visita di Wenders ha contribuito a rafforzare il legame tra il regista tedesco e il ricco patrimonio culturale di Ferrara.