La dura realtà della giovane domestica Ana
Nel film The Quiet Maid, la giovane domestica colombiana Ana si trova a dover indossare ogni giorno una divisa prestabilita per lavorare per una coppia benestante spagnola. Ana, senza documenti legali, lavora duramente per poter mandare del denaro alla sua famiglia in Colombia, dove sua madre e sua sorella aspettano con ansia il suo sostegno per permettere alla sorella minore di iscriversi alla facoltà di medicina. La divisa che indossa non rappresenta solo il suo mestiere, ma segna anche un divario sociale insormontabile tra lei e i suoi datori di lavoro.
La scoperta della libertà e delle false promesse
Durante l’estate trascorsa nella lussuosa villa dei datori di lavoro, Ana ha solo brevi attimi di libertà, tra un dovere e l’altro. È solo grazie all’incontro con un’altra domestica colombiana, Gisela, che Ana riesce a comprendere le false promesse nascoste dietro il suo lavoro e a godersi un po’ di libertà. The Quiet Maid, adattamento di un cortometraggio di successo, si è guadagnato un premio di rilievo grazie all’appoggio di Steven Soderbergh, portando alla luce tematiche sociali come la lotta di classe e le ingiustizie sociali vissute da chi è meno privilegiato. Attraverso una narrazione brillante e una regia incisiva, il film si propone di far riflettere sulle disuguaglianze presenti nella società contemporanea.