Protagonisti e Anticipazioni
Il IV èStoria Film Festival si appresta a inaugurare a Gorizia la sua rassegna di film e documentari a tema storico, che si protrarrà fino al 26 maggio. Nell’ambito del programma della rassegna èStoria, si evidenziano personaggi di spicco come Riccardo Milani, Nicola Riva, Gloria Vancini e Bianca Stigter.
Il Cinema Storico: Alla Conquista del Pubblico
Il cinema storico si conferma come genere sempre più popolare tra il pubblico cinematografico, come riscontrato dai successi di opere come “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi, “La Storia” di Francesca Archibugi insignito del Nastro d’Argento alle Grandi Serie e “Napoleon” di Ridley Scott, che hanno suscitato accesi dibattiti. La direzione artistica di èStoria, guidata da Adriano Ossola, si compiace di accogliere opere come “1492: Conquest of Paradise” del regista britannico, che racconta delle date cruciali che hanno plasmato la storia. L’ampio programma del festival include anche produzioni di animazione come “The peasants” di Dorota Kobiela e Hugh Welchman, e “Titina” di Kajsa Naess, insieme a opere di grande impatto come “Il delitto Matteotti” di Florestano Vancini, presentato con vigore dalla figlia Gloria, e il suggestivo western “Los Colonos” di Felipe Galvez Haberle.
Gli Inediti Infernot e i Racconti dell’Olocausto
Tra gli eventi più attesi del Festival, spiccano le presentazioni di Riccardo Milani e Nicola Riva con “Nel nostro cielo un rombo di tuono”, un’opera che getta luce sulla vita di Gigi Riva. Tomi Mellina Bares e Velania A. Mesay emozionano il pubblico con “Agàpe”, un documentario toccante che narra le storie dei migranti bloccati a Lesbo e Cipro. Hugh Welchman, regista pluripremiato, stupisce con le sue creazioni uniche. Bianca Stigter, premiata con il riconoscimento del Festival per il documentario “Occupied City” diretto dal celebre Steve McQueen, offre al pubblico uno sguardo penetrante sull’occupazione nazista ad Amsterdam. Infine, Mario Serenellini presenta in anteprima italiana “I 400 Volti”, un’intervista-confessione rilasciata nel lontano 1971 da Francois Truffaut alla giornalista Aline Desjardins, testimone di un’epoca storica vissuta con intensità e passione.
