Un Festival di Cannes sotto i riflettori: La conferenza di Thierry Frémaux

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Un Festival di Cannes sotto i riflettori: La conferenza di Thierry Frémaux - Horrormania.it

Nel contesto della conferenza stampa pre Festival di Cannes, il direttore artistico Thierry Frémaux si è astutamente distanziato da temi delicati come la guerra a Gaza, il movimento #MeToo e lo sciopero dei lavoratori che minaccia di interrompere il 77° festival.

Frémaux e le questioni scomode

Frémaux, pur rispondendo alle domande della stampa cinematografica internazionale, è riuscito a sganciarsi da molti degli argomenti più controversi, tra cui il cortometraggio Moi Aussi della regista e attivista #MeToo Judith Godrèche. Il film, che aprirà la sezione Un certain Regard di quest’anno, ha generato molte discussioni ma il direttore artistico ha preferito concentrarsi sugli aspetti tecnici piuttosto che affrontare direttamente l’importante tema degli abusi sessuali nell’industria cinematografica.

Lavoratori freelance e tematiche politiche

Alla domanda sul presunto team di gestione della crisi per possibili nuove accuse #MeToo contro i registi presenti al Festival, Frémaux ha evitato di commentare. Allo stesso modo, riguardo alla questione dei lavoratori freelance di Cannes, il direttore artistico ha espresso solo un generico augurio per il successo dei negoziati, evitando di approfondire le criticità legate alla precarietà del lavoro nei festival cinematografici.

Frémaux si è lamentato dell’attenzione dei giornalisti su questioni politiche e sindacali, sottolineando la volontà di concentrarsi esclusivamente sui film in selezione. Secondo lui, Cannes dovrebbe essere un luogo dove la politica resta sullo schermo. Infine, Frémaux ha riflettuto sull’eventuale impatto politico di un festival come Cannes, citando esempi passati e mettendo in discussione il potere di influenzare le elezioni attraverso opere cinematografiche.

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