Un dialogo intimo con Paolo Sorrentino

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Un dialogo intimo con Paolo Sorrentino - Horrormania.it

Paolo Sorrentino, il celebre regista napoletano, si racconta in una lunga chiacchierata con Federico Pontiggia a Taobuk, svelando dettagli inaspettati sulla sua passione per il cinema e il mondo che lo circonda. Nonostante la sua riservatezza, Sorrentino si apre al pubblico, rivelando parti di sé e dei suoi lavori che hanno incantato gli spettatori di tutto il mondo.

Il cinema come autobiografia

Nei suoi film, Sorrentino rivela di inserire spesso elementi autobiografici, affermando che dietro ogni personaggio si cela una parte di sé. Il suo ultimo lavoro, “Parthenope”, presentato a Cannes e in uscita il 24 ottobre, rappresenta un’autobiografia immaginaria, una profonda riflessione sul proprio vissuto e sulle aspirazioni più intime. Sorrentino ammette di essere fortemente influenzato dal cinema americano degli anni Novanta, citando registi come Tarantino, Jarmush, Lynch e Scorsese come fonti di ispirazione fondamentali per la sua carriera cinematografica. Tuttavia, il regista napoletano si distacca dal neorealismo italiano, preferendo lasciarsi guidare dalle suggestioni di maestri come Fellini e Lynch.

La cultura della cancellazione e il cinema

Interpellato sulla “cancel culture”, Sorrentino esprime la sua distanza da un atteggiamento di lagnanza, preferendo non associarsi a chi si lamenta costantemente. Il regista, consapevole delle polemiche che talvolta circondano le sue opere, accetta le critiche con maturità e senza cadere nella retorica. Sul tema del sesso al cinema, Sorrentino rivela di non aver mai mostrato particolare interesse nelle scene di erotismo, preferendo concentrarsi sulla suggestione e sul potere che ruotano attorno a questo tema. Per il regista, l’erotismo e la seduzione sono elementi più affascinanti dell’atto sessuale in sé, evidenziando una profonda sensibilità artistica e narrativa.

In conclusione, l’intervista a Paolo Sorrentino offre uno sguardo privilegiato sulle affinità e le divergenze tra il regista e il mondo del cinema contemporaneo, confermando la sua posizione di rilievo nell’ambito della cinematografia internazionale.

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