Megaton Musashi è un videogioco poco conosciuto che ha tentato di farsi strada nel panorama videoludico. Con alle spalle nomi di spicco come Akihiro Hino, il gioco si proponeva di rilanciare il brand a livello mondiale dopo un inizio difficile in patria. Tuttavia, le aspettative non sembrano essere state pienamente soddisfatte neanche questa volta.
Un’avventura all’insegna dell’anime shonen
Nel gioco, ci troviamo catapultati in un futuro distopico dove l’umanità è in procinto di essere spazzata via dagli attacchi alieni degli Draktor. Interpretando il ruolo del giovane Yamato Ichidaiji, ci ritroviamo a combattere a bordo di mech umanoidi per difendere la terra insieme ad altri alleati, tra cui il nostro rivale Ryugo Hijikata. La trama, tipica di un anime shonen, pone l’accento sull’azione e sull’epicità delle situazioni, creando un’atmosfera avvincente e avventurosa.
Un immenso tutorial tra gestione e combattimenti
Il gameplay di Megaton Musashi si sviluppa su tre fronti principali: i combattimenti a bordo dei mech, la gestione dei personaggi e l’esplorazione dell’ambiente di gioco. Mentre i combattimenti rappresentano il punto forte del gioco, le fasi gestionali e di esplorazione possono risultare noiose e ripetitive. Il giocatore si trova ad affrontare una serie di missioni simili tra loro, culminanti in scontri con boss finali. La gestione delle risorse e delle armi dei mech, sebbene complessa, risulta essenziale per potenziare il proprio arsenale e affrontare le sfide che il gioco propone.
Riflessioni finali
Megaton Musashi si rivela essere un titolo di nicchia adatto agli amanti dell’animazione giapponese e dei robottoni. Con una trama avvincente e combattimenti coinvolgenti, il gioco rappresenta un’esperienza appagante per chi cerca azione e epicità. Tuttavia, la complessità della componente gestionale potrebbe risultare ostica per chi preferisce un approccio più lineare e meno impegnativo.