The Apprentice, un biopic su Donald Trump interpretato da Sebastian Stan, sta generando discussioni anticipando la sua distribuzione internazionale. Tuttavia, la sua proiezione in alcuni paesi si scontra con ostacoli imprevisti, come nel caso degli Emirati Arabi Uniti e in Kuwait dove il film non sarà presentato. La decisione potrebbe essere influenzata da motivi politici legati ai rapporti di Trump con i vertici di tali nazioni, nonostante la sua presidenza sia terminata nel 2020.
POTENZA E CINEMA: UNA RELAZIONE COMPLICATA
Donald Trump non sembra apprezzare The Apprentice, evidenziando una tendenza comune tra i potenti che spesso non gradiscono le opere dedicate a loro. Un esempio è dato dalla chiara avversione di George W. Bush per il film W. di Oliver Stone, così come l’opinione negativa attribuita ad Andreotti da Paolo Sorrentino riguardo al film Il Divo.
POTERE E RAPPRESENTAZIONE CINEMATOGRAFICA
Non è raro che le personalità politiche e di potere respingano le opere che ritraggono la loro figura in modo non conforme alle loro aspettative. Questi film, sia in positivo che in negativo, possono finire per definire l’immagine pubblica di tali figure più di quanto possano fare progetti autorizzati. Negli Stati Uniti, in particolare, i biopic sui presidenti hanno sempre sollevato polemiche, esaminando sia gli aspetti politici che personali dei leader. L’uscita di The Apprentice nelle sale italiane è attesa a partire da oggi.