Un’allarmante notizia circola riguardo una tempesta solare cannibale che potrebbe causare ‘disastri’ sul nostro pianeta, con prospettato black out globale tra il 26 e il 27 luglio 2024. Le dichiarazioni dell’astrofisica solare dell’INAF, Clementina Sasso, offrono un quadro inquietante della situazione.
NOVITÀ ASTRONOMICHE
Recentemente, si è diffusa l’anticipazione di aurore boreali visibili in Italia, anche su fonti autorevoli. L’attesa era per l’arrivo di alcune emissioni di massa coronale verso la Terra, ma nessun avviso era stato emesso riguardo a una tempesta geomagnetica così potente da rendere visibili le aurore persino dall’Italia. Le previsioni indicavano al massimo una tempesta di grado G1/G2, ma solo nella scorsa notte americana si è raggiunto il livello G1, con l’avvento di una CME che ha provocato aurore visibili anche nel nord dell’Illinois. Si sottolinea che le anticipazioni degli esperti prevedevano più CME dirette verso la Terra, seppur con intensità ridotte, mostrando quanto le affermazioni di certezze precoci fossero infondate.
STRUTTURA DEL SOLE
Il Sole, la stella intorno alla quale ruota il nostro sistema planetario, è un’enorme massa di idrogeno ed elio sospesa dalla propria forza gravitazionale. Composto da diverse regioni interne, il Sole presenta un nucleo al calor bianco dove si verificano reazioni nucleari che trasformano l’idrogeno in elio. Superiore ai 15 milioni di gradi Celsius, il nucleo è spesso 138mila chilometri. L’energia solare, prodotta nel nucleo, viaggia verso l’esterno tramite irraggiamento, impiegando circa 170mila anni per pervenire alla sommità della zona di convenzione. Man mano che ci spostiamo verso l’esterno, la temperatura scende al di sotto dei 2 milioni di gradi e il plasma caldo si muove verso l’alto, raggiungendo infine la fotosfera, la parte visibile del Sole.
IMPATTO DI UN EVENTO SOLARE
Nel panorama astronomico, le tempeste solari rappresentano un evento di rilevanza significativa. L’interazione tra le emissioni solari e il campo magnetico terrestre può creare fenomeni suggestivi come le aurore boreali ma, in casi estremi, anche interferenze nelle comunicazioni e nei sistemi elettrici. La prossima tempesta solare in programma per luglio 2024 suscita preoccupazione e interesse nell’ambito scientifico, alimentando dibattiti sulla preparazione e la resilienza delle infrastrutture globali di fronte a eventi di tale portata.
CONCLUSIONI
La consapevolezza dell’imprevedibilità della natura e dei fenomeni spaziali sottolinea l’importanza di una costante ricerca e monitoraggio degli eventi solari. L’incidenza di una tempesta solare cannibale potrebbe generare ripercussioni su scala mondiale, richiedendo una pronta risposta e una preparazione adeguata per far fronte alle eventuali conseguenze. La comunità scientifica resta vigile di fronte a tali fenomeni, cercando di comprendere appieno le dinamiche che regolano il nostro sistema solare e il suo impatto sulla Terra.