Sylvester Stallone, celebre per i successi di Rocky e Rambo, aveva inizialmente concepito Homefront come un ulteriore capitolo nella saga di John Rambo. L’idea originale prevedeva un cambiamento significativo per il veterano con Rambo ormai ritiratosi in una piccola città americana, coinvolto in una lotta per proteggere la propria figlia. Tuttavia, la trasformazione del personaggio da guerriero solitario a padre protettivo ha spinto Stallone a ripensare l’intero progetto, considerando questo nuovo sviluppo incompatibile con l’essenza di Rambo.
L’evoluzione di Homefront: da Rambo a un nuovo protagonista
Dopo aver scartato l’idea di inserire Rambo in Homefront, Stallone ha individuato un’opportunità per un’altra icona dell’azione: Jason Statham, con la sua presenza da duro e le abilità nelle arti marziali. Nel film, Statham interpreta Phil Broker, ex agente della DEA che cerca una vita serena in Louisiana con la figlia Maddy . Nonostante desideri evitare la violenza, Phil si trova coinvolto in una pericolosa rivalità con Gator , zio di un bullo legato al mondo criminale locale.
Un lato inedito di Statham: la relazione tra Phil e Maddy
Attraverso la dinamica tra Phil e Maddy, Statham svela un lato più empatico, mostrando una protezione e umanità sorprendenti. Il rapporto padre-figlia evidenzia un approccio alla risoluzione dei conflitti non convenzionale, come l’incoraggiamento di Phil a Maddy per trovare accordi pacifici. Nonostante la scrittura sia di Stallone, Homefront rappresenta un’occasione unica in cui l’attore non è il protagonista, pur mantenendo un’impronta stilistica riconoscibile.
In chiusura
In conclusione, Sylvester Stallone ha saputo reinventare il suo progetto iniziale trasformando Homefront in un palcoscenico per Jason Statham, offrendo agli spettatori un’esperienza d’azione e dramma avvincente. La delicatezza della relazione tra Phil e Maddy, insieme alla tensione crescente con Gator, elevano il film a una nuova prospettiva nel panorama dell’azione contemporanea.