Un recente e straordinario evento cosmico ha catturato l’attenzione degli astronomi: la scoperta di un buco nero supermassiccio impegnato in un “pasto stellare” a una distanza straordinaria di circa 9 miliardi di anni luce dalla Terra. Questo fenomeno eccezionale solleva interrogativi sulla natura stessa dell’universo e dei suoi processi astronomici.
LA SCOPERTA DEL BURO NERO
Gli esperti del settore hanno identificato un buco nero di proporzioni gigantesche, con una massa pari a circa 10 milioni di volte quella del Sole, mentre si cibava di una stella di dimensioni eccezionali, circa nove volte più grande della nostra stella. Questo evento, denominato AT2023vto, rappresenta il più grande pasto stellare mai osservato dagli scienziati, aprendo nuove prospettive sulla comprensione dei buchi neri e dei processi di distruzione stellare.
DETTAGLI DELL’EVENTO STRAORDINARIO
L’oggetto celeste coinvolto in questo processo sorprendente è una stella eccezionalmente massiccia, cinque volte più grande di qualsiasi altro corpo stellare precedentemente inghiottito da un buco nero. Questa dimensione senza precedenti ha reso AT2023vto un fenomeno senza precedenti per la comunità scientifica, evidenziando la straordinaria potenza dei buchi neri nel loro processo di cattura e distruzione delle stelle vicine.
LA “SPAGHETTIFICAZIONE” STELLARE
Il meccanismo noto come “spaghettificazione” descrive il processo attraverso il quale la gravità estrema di un buco nero deforma e strappa la stella avvicinatasi troppo. Questi eventi, conosciuti come “distruzioni mareali“, offrono un’opportunità unica per gli scienziati di studiare fenomeni fisici altrimenti inaccessibili, poiché simulano condizioni estreme e impensabili sulla Terra.
DURATA E CONSUMO STELLARE
La fase attiva in cui il buco nero divora la stella è brevissima, durando solamente alcune ore, durante le quali il corpo celeste viene decomposto lentamente. È importante sottolineare che solo una piccola percentuale della stella viene effettivamente assimilata dal buco nero, mentre il resto dei resti stellari si disperde nello spazio circostante, influenzando il suo ambiente cosmico.
Questa straordinaria scoperta non solo amplia le frontiere della conoscenza astronomiche, ma getta nuova luce sui meccanismi di distruzione stellare operati dai buchi neri nel vasto universo che ci circonda. Agli occhi degli scienziati, ogni evento celeste di questo genere rappresenta una finestra unica e preziosa per esplorare i confini della fisica e dell’astronomia.