Gli scienziati hanno individuato i primi segnali del prossimo ciclo solare di 11 anni all’interno delle onde sonore emesse dal Sole, nonostante ci troviamo ancora nel mezzo del Ciclo 25. Questo nuovo ciclo, noto come Ciclo 26, è già in fase embrionale, segnando un momento cruciale per la comprensione dell’attività solare e dei suoi impatti sulla Terra.
Il massimo solare e i suoi effetti sull’attività solare
Il Ciclo 25, attualmente in corso, si trova nel periodo noto come “massimo solare”, caratterizzato dall’inversione del campo magnetico solare. Durante questa fase, che si protrarrà fino alla metà del 2025, si osserva un aumento delle macchie solari, dei brillamenti e delle espulsioni di massa coronale. Questi fenomeni generano un’onda di energia elettromagnetica che interagisce con il nostro pianeta, rendendo le aurore boreali visibili con maggiore frequenza e a latitudini più basse.
Le macchie solari: un’immagine dettagliata
Attraverso il potente strumento Inouye Solar Telescope dell’NSF, è stata catturata un’immagine straordinaria di una macchia solare, risalente al 28 gennaio 2020. Questa foto evidenzia in modo dettagliato la struttura di una macchia solare, evidenziandone la complessità data dalla convergenza di campi magnetici intensi e gas caldo in ebollizione. Questa rilevante scoperta offre una visione senza precedenti di queste formazioni solari cruciali per la comprensione del ciclo solare.
L’osservazione del Ciclo 25 e l’anticipazione del Ciclo 26
Il Ciclo 25, avviato nel 2019 e il ventiduesimo ciclo registrato fin dal 1755, ha già iniziato a dare spunti per l’analisi del successivo Ciclo 26. I primi segnali di questa nuova fase sono stati individuati dai ricercatori dell’Università di Birmingham durante il National Astronomy Meeting della Royal Astronomical Society a Hull.
Il ruolo delle onde sonore interne del Sole
Gli astronomi utilizzano le onde sonore interne del Sole per misurarne la rotazione, rivelando un peculiare schema chiamato “oscillazione torsionale solare”. Queste oscillazioni indicano uno spostamento delle bande rotazionali verso l’equatore e i poli solari durante il ciclo di attività. La presenza di fasce con rotazione accelerata prelude all’inizio ufficiale del ciclo solare successivo.
L’attesa per il Ciclo 26 e le future osservazioni
La dottoressa Rachel Howe e il suo team internazionale hanno individuato, nei dati sulle oscillazioni torsionali solari, i primi deboli segnali che annunciando l’inizio del prossimo ciclo solare. Questa scoperta promettente offre nuove prospettive sulla comprensione dell’andamento della nostra stella e sul futuro impatto sul nostro pianeta. La conferma del Ciclo 26 è prevista non prima del 2030, aprendo nuovi scenari di ricerca e studio del Sole e del suo ciclo vitale.
I dati raccolti grazie a strumenti come il Global Oscillation Network Group e il Michelson Doppler Imager forniscono una panoramica dettagliata delle fasi di crescita dei cicli solari precedenti, agevolando il confronto e la previsione dei cicli futuri.
L’esperienza pluriennale nella ricerca solare
La ricerca di Howe si estende per oltre 25 anni, iniziando con l’analisi dei dati del ciclo solare 23 forniti da GONG e MDI. Questo lungo periodo di osservazioni ha permesso di individuare modelli ricorrenti di movimento e rotazione solare, chiarendo il cammino tracciato nei cicli 24 e 25 e anticipando ora gli sviluppi del Ciclo 26.
Con nuove scoperte in arrivo, il futuro dell’astronomia solare si prospetta ricco di nuove sfide e opportunità, aprendo porte verso una maggiore comprensione dell’universo che ci circonda. Segui le ultime novità su Passione Astronomia per rimanere aggiornato su questo affascinante mondo di scoperte e conoscenze.