Negli strati più profondi della Terra, una rivelazione sconcertante sta emergendo. Concentrazioni straordinarie di un isotopo di elio datato a 62 milioni di anni fa potrebbero svelare un segreto secolare sul movimento dell’elio nel nucleo terrestre. Un team di geochimici californiani ha svelato che l’elio intrappolato durante la formazione del pianeta sta lentamente emergendo alla superficie, annunciando una scoperta epocale.
Perdite di elio dal nucleo terrestre
Il mistero dell’elio, leggero e volatile, è al centro dell’attenzione scientifica. Essendo un elemento che tende a diffondersi facilmente, la sua presenza nelle profondità della Terra è stato a lungo un enigma. Dopo miliardi di anni di attività vulcanica, la persistenza dell’elio nelle rocce laviche suggerisce una perdita graduale dal nucleo terrestre. Ma quali processi geologici lo trattengono così a lungo?
Concentrazione eccezionale di elio nel pianeta
Le lave basaltiche di Baffin Island svelano i segreti dell’elio intrappolato nel cuore della Terra. Gli elevati rapporti tra elio-3 ed elio-4 nelle rocce di questa regione indicano un’origine antica e profonda del gas. Le ricerche condotte da Forrest Horton hanno rivelato valori isotopici straordinari, sfidando le conoscenze convenzionali sull’elio terrestre e aprendo nuove prospettive sulla sua migrazione nel pianeta.
Le conclusioni degli studiosi
Le scoperte su Baffin Island e in Islanda confermano la teoria di un antico serbatoio di elio vicino al mantello terrestre. Le analisi geochemiche più recenti, comprese le misurazioni di altri isotopi, supportano l’ipotesi di una provenienza singolare dell’elio dalle profondità della Terra. I risultati presentati rappresentano un passo avanti nella comprensione delle dinamiche interne del nostro pianeta.
L’inedita sfida dell’inaccessibile nucleo terrestre
L’esplorazione del nucleo terrestre rappresenta una sfida senza precedenti per la scienza. Le simulazioni termodinamiche e geochimiche delineano un cammino affascinante per l’elio intrappolato nel nucleo, suggerendo una possibile fuoriuscita graduale verso la superficie. Se da un lato il nucleo della Terra rimane un enigma inaccessibile, dall’altro le tracce di gas nobili potrebbero svelare segreti antichi sulla formazione e l’evoluzione del nostro pianeta.
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