L’ESA ha portato alla luce la presenza di ioni negativi sulla superficie lunare, una scoperta che apre nuove frontiere per la ricerca spaziale.
Missione scientifica sulla Luna con il team europeo dell’ESA
Il team europeo dell’ESA ha condotto con successo una missione scientifica sul lato nascosto della Luna utilizzando lo strumento Negative Ions at the Lunar Surface a bordo della navicella spaziale Chang’e-6. Questa iniziativa ha permesso agli scienziati di individuare un nuovo componente del plasma sulla superficie lunare, offrendo nuove opportunità per sperimentare la fisica spaziale e preparare futuri approcci per missioni umane e robotiche sul nostro satellite naturale.
Scoperta dei ioni negativi sulla Luna e le interazioni con il vento solare
Il vento solare, costante emissione di radiazioni e particelle provenienti dal Sole, interagendo con la superficie lunare genera la presenza di particelle cariche, tra cui gli ioni negativi. Questa scoperta è stata resa possibile grazie all’assenza di un campo magnetico sulla Luna, a differenza della Terra, e all’esistenza di una tenue atmosfera chiamata esosfera. La sfida è stata riuscire a misurare le particelle cariche negativamente, essendo queste soggette a vita breve e incapaci di orbitare liberamente. Mediante l’utilizzo del rilevatore NILS in prossimità della superficie lunare, gli scienziati europei hanno aperto nuove prospettive nella comprensione dell’ambiente lunare, aprendo orizzonti inediti per il futuro studio degli ioni negativi in altre componenti del Sistema Solare, dai pianeti agli asteroidi alle lune.
