Scoperta dell’emissione radio solare simile a un’aurora

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Scoperta dell'emissione radio solare simile a un'aurora - Horrormania.it

In un nuovo studio pubblicato su Nature Astronomy, gli astronomi del Centro per la ricerca solare-terrestre del New Jersey Institute of Technology hanno fatto una sorprendente scoperta: un’insolita emissione radio sopra una macchia solare del nostro Sole, simile a un’aurora. La zona interessata si trova a 40.000 km sopra una parte relativamente buia e fredda del Sole, nota come macchia solare. Questa nuova emissione radio condivide alcune caratteristiche con le emissioni aurorali osservate attorno a pianeti come la Terra, Giove e Saturno, nonché in alcune stelle di piccola massa. L’impatto di questa scoperta è significativo, offrendo nuove prospettive sull’origine delle emissioni radio solari intensamente luminose e aprendo nuove strade nella comprensione di fenomeni simili in stelle distanti con grandi macchie stellari.

Le connessioni tra le emissioni radio e le aurore polari

Le famose aurore polari, come l’aurora boreale e australe, sono spettacoli di luce visibili nel cielo delle regioni polari terrestri. Questi fenomeni si verificano quando l’attività solare disturba la magnetosfera terrestre, facilitando la precipitazione di particelle cariche nelle regioni polari dove interagiscono con gli atomi nell’alta atmosfera. Questa interazione può generare intense emissioni radio a frequenze intorno a poche centinaia di kHz. È interessante notare che le emissioni radio solari recentemente osservate, su una vasta area di macchie solari, presentano delle differenze rispetto a quelle rilevate in precedenza, sia dal punto di vista spettrale che temporale.

L’effetto faro cosmico e le implicazioni astrofisiche

Si pensa che la “radio aurora delle macchie solari” mostri una modulazione rotazionale sincronizzata con la rotazione solare, creando un effetto simile a un faro cosmico. Queste emissioni radio solari, sebbene più deboli, sono paragonabili a quelle aurorali stellari osservate in passato, suggerendo che le macchie stellari su stelle più fredde possano essere fonte di alcuni lampi radio osservati in vari ambienti stellari. Queste nuove scoperte offrono una connessione intrigante tra il comportamento del nostro Sole e le attività magnetiche di altre stelle, aprendo nuove prospettive per gli astrofisici nel revisionare i modelli attuali di attività magnetica stellare. Il team di ricerca ha utilizzato osservazioni di spettroscopia di immagini radio dinamiche a banda larga provenienti dal Karl G. Jansky Very Large Array per arrivare a queste significative scoperte.

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