“Rose di Persia”: La visione femminile dell’Iran contemporaneo al Cinema Romano di Torino

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"Rose di Persia": La visione femminile dell'Iran contemporaneo al Cinema Romano di Torino - Horrormania.it

Introduzione:
La rassegna cinematografica “Rose di Persia” approda al Cinema Romano di Torino per tre imperdibili appuntamenti che offrono al pubblico italiano un’inedita prospettiva sull’Iran contemporaneo, visto attraverso gli occhi e le storie di registe iraniane. Organizzata dall’associazione Aiace Torino e curata da Ashkan Khatibi, noto drammaturgo, attore, cantante e produttore iraniano in esilio, la rassegna promette di trasportare gli spettatori in un viaggio cinematografico emozionante e illuminante.

L’arte come resistenza: la lotta delle donne iraniane attraverso il cinema

La dura realtà dell’Iran: In una nazione dove il regime della Repubblica Islamica esercita un fermo controllo su ogni forma di espressione artistica, il cinema e l’arte sono diventati strumenti di resistenza e di denuncia. Ashkan Khatibi, figura di spicco nell’ambito culturale iraniano, ha vissuto in prima persona la repressione e la censura, che lo hanno costretto a fuggire dal suo paese per preservare la propria libertà creativa. La rassegna “Rose di Persia” si propone quindi di mettere in luce non solo le sfide e i pericoli che le registe iraniane devono affrontare ogni giorno, ma anche la straordinaria vitalità e il coraggio che le anima nel perseguire la propria arte nonostante le avversità.

L’eredità di un cinema clandestino: la voce ribelle delle giovani registe iraniane

Il coraggio delle nuove generazioni: In un contesto in cui ogni passo nella produzione cinematografica è segnato da controlli, limitazioni e restrizioni imposte dal governo, le registe iraniane si ergono come voci coraggiose e irriducibili. Nonostante le minacce e le intimidazioni, una nuova generazione di donne cerca di narrare storie autentiche e toccanti, sfidando l’oppressione e l’oscurantismo delle autorità. La rassegna “Rose di Persia” si fa quindi portavoce di queste storie nascoste, di queste opere clandestine che sfidano il divieto e il silenzio imposti dal regime, offrendo al pubblico italiano la possibilità di immergersi in mondi lontani e vicini, di scoprire il coraggio e la determinazione di donne che lottano per esprimere la propria voce in un contesto ostile e pericoloso.

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