Robbie Williams, una delle icone della musica pop, rivela la sua storia attraverso un particolare biopic che lo rappresenta come uno scimpanzé creato al computer. Il film intitolato ‘Better Man’, ideato da Michael Gracey, offre uno sguardo unico sulla carriera dell’artista inglese, coprendo tre decenni di successi, sfide e trasformazioni.
LA TRASFORMAZIONE IN UNO SCIMPANZÉ VIRTUALE
In questa innovativa pellicola, l’attore Jonno Davies incarna il corpo dello scimpanzé attraverso la tecnologia motion capture, mentre gli occhi sono quelli di Robbie Williams, digitalizzati con grande precisione. Questa scelta visiva insolita, che contrappone il cantante agli altri personaggi umani, è stata accolta positivamente sia dal regista che dall’artista stesso.
L’IDENTIFICAZIONE CON LO SCIMPANZÉ
Nel trailer del film, Robbie Williams riflette sulla sua identità di superstar mondiale, sottolineando il suo senso di ‘essere meno evoluto’, aprendo uno spaccato intimo sulla sua percezione di sé. L’artista ha sempre sentito di incarnare l’essenza di uno scimpanzé sul palcoscenico, fin da quando cercava di emergere come giovane talento di fronte al padre.
I RISCHI E LE SFIDE DELLA PRODUZIONE
Nonostante l’originalità e l’audacia del concept, la trasposizione di Robbie Williams in uno scimpanzé cinematografico ha incontrato resistenze nel reperire i fondi necessari per lo sviluppo del film. Si parla di costi di produzione vicini ai 100 milioni di dollari, suggerendo che l’innovazione e la complessità del progetto abbiano rappresentato una sfida per gli investitori.
CONCLUSIONE: UN VIAGGIO UNICO NEL MONDO DELLA POPSTAR
‘Better Man’ si prospetta come un’opera cinematografica unica nel suo genere, offrendo uno sguardo inedito sulla vita e la carriera di Robbie Williams attraverso l’originale filtro dello scimpanzé virtuale. Un mix di creatività, sfida tecnica e profondità narrativa che promette di svelare nuovi aspetti di una delle voci più iconiche della musica contemporanea.
