Un titolo che mette in evidenza il ritorno cinematografico dell’opera di Marco Bellocchio, Sbatti il mostro in prima pagina, interpretata da Gian Maria Volonté, restaurata in 4K dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con Surf Film, Kavac Film, Minerva Pictures e lo stesso Bellocchio.
La trama e la portata sociale del film
Il film, interpretato da Gian Maria Volonté nel ruolo del redattore capo Giancarlo Bizanti, affronta una storia che attraversa eventi reali che hanno scosso la coscienza del Paese negli anni in cui è ambientato. Si va dai riferimenti a episodi terroristici e di cronaca nera, come le bombe alla Fiera campionaria di Milano del 1969, fino a episodi di guerriglia urbana e alla strage di Piazza Fontana. Il film riesce a trasmettere il senso di tensione sociale e lotta ideologica dell’epoca.
Le riflessioni di Alberto Moravia sul giornalismo e il potere
Alberto Moravia, su L’Espresso, ha sintetizzato la trama del film che denuncia le dinamiche del giornalismo e del potere politico. Il film mette in luce come un giornale possa celare dietro una parvenza di imparzialità e indipendenza gli interessi dei gruppi di potere. La trama ruota attorno al redattore capo Bizanti che, per distogliere l’attenzione dal coinvolgimento dei finanziatori del giornale, crea un diversivo attorno all’omicidio di una giovane. L’opposizione, però, inizia a mettere in discussione questa narrazione manipolata, portando tensioni all’interno della redazione.
L’evoluzione della produzione e il contributo di Marco Bellocchio
Goffredo Fofi, co-sceneggiatore del film insieme a Sergio Donati, ha condiviso il dietro le quinte della produzione, sottolineando il cambiamento di rotta avvenuto durante la lavorazione. Marco Bellocchio ha apportato modifiche significative al film, trasformandolo da un giallo sul mondo del giornalismo milanese in un’opera di taglio politico. L’inserimento di nuovi personaggi, tra cui il ruolo fondamentale interpretato da Laura Betti, ha cambiato radicalmente la storia e lo spirito del film. La testimonianza riflette il processo creativo e di trasformazione che ha caratterizzato la produzione di “Sbatti il mostro in prima pagina”.
