Carolina Pavone porta sul grande schermo la sua opera prima, “Quasi a casa”, un film che racconta una toccante storia di formazione artistica e umana. Con una premiere nelle Notti Veneziane delle Giornate degli Autori, il film esordisce il 29 agosto e arriva ufficialmente in sala il 5 settembre grazie alla distribuzione di Fandango con Circuito Cinema.
LA TRAMA: CATHERINE E L’INCONTRO DESTINATO CON MIA
Il cuore della narrazione ruota attorno a Caterina, interpretata da Maria Chiara Arrighini, una giovane ventenne con il sogno di diventare musicista. Un riflettere profondo sulle sfide dell’arte e della crescita personale.
L’ISPIRAZIONE DIETRO LE TELECAMERE: LE INFLUENZE DI PAVONE
Carolina Pavone, regista e sceneggiatrice, trova ispirazione in figure come Paul Thomas Anderson e Mia Hansen-Løve. Il suo legame con la figura di Mia, interpretata dalla talentuosa Lou Doillon, si intreccia tra mito e realtà, nel racconto di una relazione artistica che attraversa le anime dei personaggi.
L’APPRENDISTATO CON NANNI MORETTI E IL CINEMA COME PASSIONE
Un passaggio fondamentale nella carriera di Pavone è stato il lavoro come assistente alla regia con Nanni Moretti. La presenza del maestro Moretti come produttore del film aggiunge un tocco di maestria e raffinatezza al progetto.
IL CAST E LE ESPRESSIONI DELL’ARTE
Il cast dell’opera comprende talenti come Maria Chiara Arrighini nel ruolo principale, affiancata da Francesco Bianconi dei Baustelle. Ogni personaggio contribuisce a creare un universo artistico unico e coinvolgente, arricchito dalla sensibilità e dall’impegno dell’intero team.
IL RACCONTO DELLA RICERCA DELL’IDENTITÀ
Attraverso il personaggio di Caterina, Pavone esplora il tema della ricerca d’identità e dell’accettazione di sé stessi. L’arte come strumento di esplorazione e crescita personale, in un viaggio emozionante verso la realizzazione dei propri sogni e desideri.
UN VIAGGIO EMOTIVO ATTRAVERSO LA MUSICA E L’ARTE CINEMATOGRAFICA
“Quasi a casa” si configura come un’esperienza cinematografica unica, capace di toccare corde emotive profonde e di trasportare il pubblico in un universo di emozioni e riflessioni. La fusione tra musica, narrazione visiva e interpretazioni intense regala al pubblico un’opera che lascia il segno.
Al termine di questo viaggio nell’anima dell’arte di Carolina Pavone, “Quasi a casa” si erge come un’opera intensa e coinvolgente, capace di attraversare confini e generazioni, con la sua potente capacità di comunicare e ispirare.
