Il regista Michael Mohan del film horror Immaculate, interpretato da Sydney Sweeney, ha recentemente affrontato alcune critiche riguardanti la qualità visiva del film. Alcuni spettatori hanno segnalato la presenza di scene troppo scure quando il film viene visualizzato su piattaforme di streaming, generando confusione riguardo agli eventi in corso.
Le sfide della compressione dei film
Mohan ha risposto alle critiche evidenziando che l’intenzione non era quella di creare un’atmosfera così buia deliberatamente. Ha spiegato che i problemi legati alla compressione dei file durante la trasmissione sui diversi servizi di streaming possono compromettere la qualità visiva desiderata. Mohan ha sottolineato che, dopo aver confrontato diverse piattaforme, iTunes è risultato essere il più fedele alla luminosità originale del film.
Visioni contrastanti tra regista e tecnologia
La questione sollevata da Mohan non è un caso isolato nel mondo del cinema. Registi come Christopher Nolan hanno spesso espresso preferenza per i formati fisici come dvd e blu-ray, che offrono maggior controllo sulla qualità visiva rispetto allo streaming. Nolan, noto per la sua difesa delle riprese tradizionali su pellicola, ha evidenziato le limitazioni e la perdita di controllo che possono derivare dalla trasmissione digitale dei film.
Dal Festival al grande schermo: il percorso di Immaculate
Immaculate, distribuito da Neon, ha debuttato sugli schermi statunitensi dopo il South by Southwest Festival e successivamente è stato reso disponibile su piattaforme on-demand premium. Il film, con Sydney Sweeney e Benedetta Porcaroli come protagoniste, arriverà presto nelle sale cinematografiche italiane, offrendo al pubblico un’esperienza visiva intensa e coinvolgente.
