L’omaggio a Emidio Greco, regista noto per il suo film d’esordio “L’invenzione di Morel”, sarà ospitato durante la 21° edizione delle Giornate degli Autori a Venezia. Questa sezione autonoma della Mostra di Venezia, fondata nel 2004 dallo stesso Greco insieme a Citto Maselli, l’ANAC e l’API, accoglierà l’evento in collaborazione con la famiglia Greco e la VIGGO Srl, società di distribuzione. La proiezione speciale avrà luogo il 27 agosto presso la Sala Laguna.
Un classico degli anni Settanta: L’invenzione di Morel
Presentato per la prima volta nel 1974 alla Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes, “L’invenzione di Morel” è stato acclamato come uno dei migliori esordi italiani di quell’epoca. Basato sul romanzo omonimo di Adolfo Bioy Casares, il film vanta un cast di talento, tra cui Giulio Brogi, Anna Karina, John Steiner e Roberto Herlitzka, con le musiche di Nicola Piovani.
Una storia enigmatica e psichedelica
Il film racconta la storia di un evaso che approda su un’isola deserta, dove trova un palazzo misteriosamente popolato da individui che sembrano ignorarlo. Attratto da una donna di nome Faustine, il protagonista scopre il segreto di uno scienziato di nome Morel, il cui ingegno ha permesso di registrare il tempo e perpetuare la vita di alcune persone in un loop eterno. Ciò porta il naufrago a riflettere sull’inganno dell’immortalità artificiale.
L’eredità cinematografica di Emidio Greco
Inspiegabilmente affascinante, “L’invenzione di Morel”, girato tra Malta e Cinecittà, si distingue per la sua dimensione psichedelica e allucinatoria, che sfida i confini del tempo e dello spazio. Greco ha saputo reinterpretare la fantascienza in una narrazione che si trasforma in una profonda riflessione sulla storia, la morte e il cinema stesso.
Il commento emozionato di Alessandro Greco
Il figlio di Emidio, Alessandro Greco, produttore e fondatore di Morel Film, esprime la sua gratitudine per l’omaggio reso alle Giornate degli Autori alla memoria di suo padre. “L’invenzione di Morel torna così a brillare cinquant’anni dopo Cannes, regalando un’occasione unica per apprezzare il genio visionario di Emidio Greco e il suo impatto duraturo sul mondo del cinema”.
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