Trascorrere lunghi periodi nello spazio ha effetti significativi sul corpo umano. Le ricerche condotte dalla NASA e altre agenzie spaziali sulla microgravità evidenziano atrofia muscolare, perdita di densità ossea, alterazioni della vista, dell’espressione genica e problemi psicologici. Questi studi affrontano i fondamentali per comprendere gli impatti sul corpo umano nello spazio e per prepararsi a future missioni esplorative.
L’esperimento sulla ISS
I ricercatori della Johns Hopkins University, in collaborazione con il Johnson Space Center della NASA, hanno condotto un esperimento inviando tessuti cardiaci bioingegnerizzati sulla Stazione Spaziale Internazionale. L’obiettivo era studiare gli effetti della microgravità sul cuore umano. I risultati indicano un indebolimento del tessuto cardiaco e la compromissione della sua capacità di mantenere battiti ritmici, suggerendo la necessità di precauzioni aggiuntive per preservare la salute cardiovascolare degli astronauti nello spazio.
Ricerche precedenti
Studi precedenti hanno evidenziato che gli astronauti che rientrano sulla Terra dalla ISS presentano effetti sulla salute simili a condizioni legate all’età, come ridotta funzionalità cardiaca e aritmie. Tuttavia, nessuna ricerca precedente si era concentrata sugli effetti a livello cellulare e molecolare. Per comprendere meglio queste dinamiche, l’esperimento sulla ISS ha permesso di studiare da vicino i tessuti cardiaci.
Dettagli sull’esperimento e risultati
Sulla ISS, l’astronauta Jessica Meir ha supervisionato l’esperimento, monitorando i tessuti cardiaci e raccogliendo dati sulle contrazioni e eventuali aritmie. Una volta tornati sulla Terra, i tessuti hanno mostrato una significativa perdita di forza e manifestato aritmie, simili a condizioni legate all’età. Nonostante ciò, dopo il ritorno sulla Terra, i tessuti hanno ricominciato a mostrare condizioni più normali.
Questo studio evidenzia l’importanza di comprendere gli impatti della microgravità sul cuore umano per garantire la salute degli astronauti durante le missioni spaziali future.