Michael Keaton ha rivelato il suo entusiasmo riguardo a un potenziale ritorno nel ruolo di Beetlejuice in una ipotetica terza parte del franchise. Durante un’intervista sul red carpet per il suo ultimo film, Keaton ha espresso la sua aperta disponibilità a riportare in vita il famoso personaggio, affermando: “Oh sì, lo farei ogni anno, sì“. Questo commento rivela quanto sia significativo il legame di Keaton con il ruolo, soprattutto considerando il suo ritorno nel sequel Beetlejuice Beetlejuice, uscito nel 2024 dopo oltre trent’anni dal primo film.
Un probabile ritorno con “Beetlejuice 3”
Keaton potrebbe riapparire come Beetlejuice in un possibile terzo capitolo insieme al cast originale, tra cui le star Winona Ryder e Catherine O’Hara, affiancati da nuovi volti importanti come Willem Dafoe, Monica Bellucci, Justin Theroux e Jenna Ortega. Nonostante il successo commerciale del sequel, che ha superato i 400 milioni di dollari di incassi con un budget di 100 milioni, l’ipotesi del terzo film, già soprannominato “Threetlejuice” da molti, rimane incerta.
Tim Burton incerto sul futuro di Beetlejuice
Il regista del franchise, Tim Burton, ha mostrato un certo scetticismo riguardo a un ulteriore seguito. In un’intervista, ha manifestato la sua agitazione all’idea di realizzare un nuovo film, citando la pressione di dover soddisfare le aspettative dei fan. Burton ha ammesso: “Non lo so. Mi farebbe sentire come William Castle o qualcosa del genere: ‘il più grande, il più grandioso, il più favoloso film dopo Glen o Glenda!’“. Nonostante le sue incertezze, Burton ha apprezzato l’esperienza di dirigere il sequel, sottolineando l’importanza di preservare lo spirito dell’originale.
Beetlejuice 2: l’enigma di Betelgeuse e lo scenario duraturo
Approfondendo il rapporto tra Michael Keaton e Beetlejuice nel sequel, sorge la domanda su perché il personaggio di Betelgeuse interpretato da Keaton comparisse solamente per 17 minuti. Lo sceneggiatore risponde e offre una prospettiva sullo sviluppo del personaggio in un contesto narrativo tanto delineato quanto sfuggente dal punto di vista dell’interpretazione di Keaton.