La premiere al Festival di Cannes di Megalopolis, il tanto atteso film di Francis Ford Coppola, ha generato una serie di reazioni contrastanti da parte degli spettatori. La serata è iniziata con una doverosa standing ovation tributata al regista, seguita da applausi anche dopo la proiezione. Tuttavia, diverse testate hanno riportato episodi di fischi alla fine della visione, un fatto sorprendente considerato il prestigio del Festival ma non del tutto insolito per il regista.
Critiche a Megalopolis: l’opinione di Peter Bradshaw
Il famoso critico del Guardian, Peter Bradshaw, ha espresso senza mezzi termini il suo giudizio su Megalopolis, assegnando al film solamente due stelle e definendolo “noiosissimo“. Questo giudizio si aggiunge alle già note difficoltà di Coppola nella distribuzione del film, aprendo interrogativi sul possibile impatto delle critiche sulla sua riuscita commerciale. Per approfondire la figura del regista e capire meglio il contesto di creazione di Megalopolis, è interessante dare uno sguardo più approfondito alla sua carriera e alle sue fonti d’ispirazione.
Il racconto di Megalopolis e le sue radici
Megalopolis presenta al pubblico la storia di Cesar Catilina, interpretato da Adam Driver, un architetto desideroso di ricostruire New York dopo una catastrofe. Nel suo progetto utopistico, Cesar si trova a fronteggiare il sindaco conservatore e corrotto della città, Franklyn Cicero, interpretato da Giancarlo Esposito. La figlia del sindaco, Julia , si ritrova a fare i conti con le sue emozioni divise tra l’affetto per il padre e l’amore che prova per Cesar. A sostenere il progetto dell’architetto vi è lo zio Hamilton Crassus III, interpretato da Jon Voight, un imprenditore senza scrupoli il cui figlio Clodio è innamorato di Julia.
Francis Ford Coppola ha iniziato a delineare il progetto di Megalopolis proprio durante la travagliata realizzazione di Apocalypse Now, conferendo al film un’importante fase di ideazione lunga nel tempo ma non continua. Il regista ha dichiarato di aver tratto ispirazione per il film dalla visione de “La vita futura” del 1936, aggiungendo che l’opera rappresenta anche un riadattamento contemporaneo di alcune tematiche presenti nel “De Catilina Coniurationae”. In Italia, il film sarà distribuito da Eagle Pictures, in attesa di riscontri e reazioni sia da parte del pubblico che della critica.