La difficile esistenza di Maria Schneider
Il 19 giugno debutta al cinema in Francia il film “Maria”, diretto da Jessica Palud e ispirato alla tormentata vita dell’attrice Maria Schneider. Il film si preannuncia come uno dei titoli più discussi della stagione, sin dalla sua anteprima a Cannes, che avverrà il prossimo 14 maggio nella sezione Premiere del prestigioso festival.
Un ritratto doloroso: tra successo e scandalo
Il film trae ispirazione dal libro di Vanessa Schneider, cugina dell’attrice, che getta luce sugli eventi critici che hanno segnato la vita di Maria. In particolare, l’opera ripercorre il momento cruciale in cui la giovane artista accettò la parte da protagonista nel celebre film “Ultimo tango a Parigi“, diretto da Bernardo Bertolucci e al fianco di Marlon Brando. La pellicola, nonostante il successo ottenuto, generò uno scandalo senza precedenti, tanto da essere condannata al rogo nel 1976. Maria, vittima di una scena di violenza sessuale non prevista nel copione, si sentì tradita e umiliata, chiudendo per sempre ogni rapporto con il regista.
Il ritorno sul grande schermo e il debutto a Cannes
Oggi, grazie al film “Maria”, la storia di Maria Schneider rivive sullo schermo, con Matt Dillon nel ruolo di Marlon Brando e Anamaria Vartolomei interpretare la giovane attrice. StudioCanal ha diramato la prima immagine ufficiale del film, suscitando grande attesa e curiosità tra gli appassionati di cinema. Jessica Palud, regista esordiente a Cannes ma già acclamata in passato per i suoi lavori premiati, porta sul grande schermo la storia di Maria con sensibilità e rispetto, offrendo al pubblico una riflessione profonda sul mondo del cinema e sulle conseguenze dei suoi meccanismi più oscuri.
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