Il Lovers Film Festival, dopo il successo della sua 39esima edizione, guarda già al futuro con Angelo Acerbi che prospetta interessanti novità per il 40º anniversario dell’evento queer di Torino. L’assistente alla direzione artistica ha rivelato che potrebbe essere introdotta una sezione dedicata alla realtà virtuale, aprendo così le porte a un’esperienza innovativa e coinvolgente per il pubblico.
Espansione verso la realtà virtuale
Acerbi ha espresso il desiderio di integrare la realtà virtuale nell’offerta festivaliera, seguendo l’esempio di altri importanti eventi cinematografici come Venice Immersive e Cannes. Sebbene in questa edizione non si sia potuto concretizzare questo progetto, i contatti sono già stati avviati e si prevede che la prossima edizione possa includere questa interessante novità. La VR potrebbe quindi arricchire ulteriormente l’esperienza cinematografica offerta dal Lovers Film Festival.
Trionfi e cambiamenti della 39ª edizione
Nella conclusione della 39ª edizione del festival, sono state celebrate opere significative come “Les Tourtues” di David Lambert, vincitore del concorso lungometraggi, e “Úsvit/We have never been modern” di Matej Chlupacek, premiato con il riconoscimento speciale della giuria Giò Staiano. Rispetto all’anno precedente, è emersa una maggiore presenza di film incentrati sul lesbismo, testimoniando la costante ricerca di varietà tematica e geografica nella selezione dell’evento.
Lovers: Un raduno di comunità
Guardando al futuro, sono allo studio importanti novità per il festival, con l’obiettivo di allargare l’esperienza offerta ai partecipanti. L’idea di un festival prolungato e arricchito da eventi trasversali, non limitati al solo ambito cinematografico, riflette la volontà di trasformare il Lovers in un momento di celebrazione più ampio e inclusivo. L’intento di mantenere intatto il nucleo comunitario e festoso che contraddistingue l’evento rimane al centro delle future progettazioni.
Cinema indie e nuove prospettive
Angelo Acerbi ha sottolineato come il mercato del cinema queer sia in costante evoluzione, definendolo “schizofrenico” per via delle dinamiche complesse che lo caratterizzano. Tuttavia, si intravede una svolta positiva, soprattutto per quanto riguarda la considerazione dei distributori verso i festival più piccoli e indipendenti come il Lovers Film Festival. Questi eventi, infatti, offrono una visibilità preziosa ai film indie, contribuendo a rinnovare il panorama cinematografico e a dare spazio a opere di qualità al di fuori dei circuiti mainstream.