Mika, giovane aspirante strega, parte per il Monte Gaun per apprendere sotto la guida della temibile fattucchiera Olagari. Tuttavia, la sua inesperienza porta Olagari a respingerla, facendola cadere sull’isola alla base del monte. Qui, Mika si impegna a guadagnare denaro per acquistare una scopa migliore, intraprendendo nel frattempo il ruolo di corriere e familiarizzando con gli abitanti dell’isola.
Un viaggio emozionale
In Mika and the Witch’s Mountain, il gameplay si focalizza sul ruolo di corriere, offrendo un’esperienza più emotiva che competitiva. Il gioco evoca sentimenti simili a Death Stranding, in cui il viaggio e la consegna racchiudono significati più profondi per i personaggi coinvolti. Chibig, ispirandosi a Summer in Mara, crea un’opera che richiama Kiki – Consegne a domicilio, condividendone atmosfera e messaggi.
Un’esperienza rilassante
Per chi cerca un’esperienza rilassante piuttosto che impegnativa, Mika and the Witch’s Mountain offre ore di giocattoli tranquille. Le missioni, seppur apparentemente sfidanti, risultano alla fine accessibili, con un livello di difficoltà complessivamente basso. L’elemento gratificante dell’endgame, pur limitato, si trova nella scoperta di collezionabili e interazioni inaspettate, arricchendo il legame con i personaggi del gioco.
Un mondo incantevole
Nonostante le limitazioni tecniche come controlli non sempre reattivi, soprattutto sulla versione per Nintendo Switch testata, Mika and the Witch’s Mountain brilla per il suo fascino. L’open world potrà non essere realistico, ma offre uno scenario incantevole per esplorare e affezionarsi ai singolari abitanti dell’isola. La brezza marina e le semplici sfide quotidiane dei residenti fanno da cornice a un’accogliente avventura videoludica.