Gli occhi sono ancora colmi di meraviglia per quella straordinaria visione della notte tra il 10 e l’11 Maggio 2024, quando un’incantevole aurora boreale ha illuminato praticamente l’intero cielo italiano. L’entusiasmo cresce poiché si prospettano forti tempeste solari, con la possibilità di avvistare intensi fenomeni di aurore boreale anche nel cielo italiano. Per fare il punto su queste prossime manifestazioni celesti, ci siamo rivolti a Clementina Sasso, astrofisica solare dell’INAF, che ha fornito interessanti commenti sulle ultime notizie.
Stato attuale delle tempeste solari
Nei recenti episodi si sono verificati diversi brillamenti solari, tra cui spiccano un M4.2, M3.1 e M9.9 provenienti dalle regioni attive 3762, 3764 e 3766, insieme a un potente flare X10 e un X1 osservati dal Solar Orbiter dall’altra parte del Sole. Sebbene potrebbero non raggiungere la Terra direttamente, tali eventi indicano l’imminenza di una forte attività solare che potrebbe influenzare il nostro pianeta nei prossimi giorni. Si prevedono almeno quattro tempeste solari in arrivo verso la Terra, con possibili effetti indiretti. Dopo una recente tempesta di classe G1 il 29 luglio, oggi è attesa una tempesta di classe G3. Tuttavia, stanotte, Canada e Stati Uniti hanno già goduto di spettacolari aurore boreali fino in Colorado e Kansas, suggerendo possibili scenari altrettanto entusiasmanti per l’Italia.
L’aurora boreale: un fenomeno cosmico affascinante
L’aurora boreale, conosciuta anche come aurora australe nel lembo meridionale terrestre, rappresenta un fenomeno ottico atmosferico eccezionale. Nonostante le aurore siano visibili di notte, la loro origine è legata al Sole. Questa gigante stella emette non solo calore e luce, ma anche un vento solare costituito da particelle cariche che, interagendo con il campo magnetico terrestre, generano una reazione che porta all’eccitazione degli atomi di ossigeno e azoto presenti nell’atmosfera terrestre. Tale eccitazione provoca lo spettacolo di luci verdi, rosse e azzurre che caratterizza le aurore.
Il mistero del colore rosso dell’aurora in Italia
Contrariamente alla tipica tonalità verde delle aurore boreali, l’episodio italiano è stato caratterizzato da un suggestivo colore rosso. Questa peculiarità è dovuta all’interazione delle particelle solari con gli atomi di ossigeno intrappolati nel campo magnetico terrestre. Mentre il verde predominante si manifesta a basse altitudini, tra i 100 e i 300 km, in periodi di intensa attività solare le particelle possono interagire con l’ossigeno molecolare ad altitudini ancora maggiori, tra i 400 e gli 800 km, dando vita alla suggestiva colorazione rossastra ammirata anche in Italia.