Negli ultimi decenni, i ricercatori hanno condotto studi approfonditi utilizzando dati accumulati per oltre 120 anni al fine di comprendere l’influenza dello scioglimento dei ghiacci, la riduzione delle falde acquifere e l’innalzamento dei mari sull’asse della Terra.
Il meccanismo dell’allungamento dei giorni
Recenti ricerche finanziate dalla NASA hanno rivelato che i giorni sulla Terra si stanno gradualmente allungando, fenomeno legato ai cambiamenti nell’asse del pianeta verificatisi negli ultimi 120 anni. Questo allungamento è correlato al movimento dei ghiacci e alla ridistribuzione dell’acqua sulla Terra, portando a uno spostamento dell’asse terrestre. Inoltre, tali spostamenti di massa influenzano la rotazione della Terra, determinando un rallentamento misurabile nella lunghezza del giorno.
Le cause dell’oscillazione dell’asse terrestre
Gli scienziati, analizzando il moto polare nel corso di 12 decenni, hanno identificato che le variazioni periodiche dell’asse sono principalmente dovute ai cambiamenti nelle falde acquifere, nei ghiacciai e nei livelli del mare. Questi cambiamenti, in gran parte legati a cicli climatici naturali, hanno contribuito all’oscillazione dell’asse terrestre nel XX secolo.
Impatto dell’uomo sull’allungamento dei giorni
Ulteriori ricerche condotte dagli stessi studiosi hanno evidenziato che, a partire dal 2000, i giorni si sono progressivamente allungati di 1,33 millisecondi ogni 100 anni, a un ritmo accelerato rispetto al passato. Questo fenomeno è attribuibile allo scioglimento accelerato dei ghiacci nell’Antartide e nella Groenlandia, conseguenza delle emissioni di gas serra causate dall’attività umana. I risultati di tali studi sono stati pubblicati il 15 luglio su Proceedings of the National Academy of Sciences.
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