Nadia Bengala, l’ex Miss Italia 1988, si trova di fronte a una delle sfide più impegnative della sua vita: la dipendenza da droga della figlia, Diana Schivardi, che ha solo 28 anni. Questa giovane donna è stata recentemente condannata a 10 mesi di carcere per tentato furto e aggressione, portando ad una tragica situazione familiare che ha spinto Nadia Bengala a cercare aiuto dai media con un appello disperato.
La disperazione di Nadia Bengala
In un’intervista al Corriere della Sera, Nadia Bengala ha condiviso il suo dolore e la preoccupazione che la pervadono. Ha espresso la sua angoscia per il fatto che Diana sembra incapace di comprendere la gravità delle sue azioni e delle conseguenze legali che ne derivano, nonostante l’affetto e il sostegno incondizionato della madre. Diana sembra essere intrappolata in un mondo distorto dalla sua dipendenza, distante dalla realtà circostante.
La ricerca di una soluzione
Nadia Bengala ha espresso il suo desiderio di vedere sua figlia ricoverata in una comunità terapeutica, dove potrebbe ricevere cure specializzate per aiutarla a riprendere il controllo della propria vita. Ha sottolineato che la condanna legale non è sufficiente per affrontare la complessità della situazione di Diana e che solo un trattamento coatto in una struttura adeguata potrebbe interrompere il ciclo vizioso della dipendenza. Nadia è convinta che solo attraverso un intervento di questo tipo si possa sperare di invertire il tragico percorso intrapreso dalla figlia.
Riflessioni sulla dipendenza e sul ruolo delle cattive influenze
Nadia Bengala riflette sulle cause che potrebbero aver portato Diana a cadere nella dipendenza da droga. Afferma di non riuscire a trovare una spiegazione precisa, suggerendo che un senso di malessere interiore potrebbe aver giocato un ruolo fondamentale. Bengala crede che le cattive amicizie abbiano contribuito in modo significativo alla spirale discendente di Diana nella dipendenza, complicando ulteriormente il percorso per uscirne.