A fronte di gravi accuse di lavoro forzato e trattamenti crudeli, Kanye West e la sua società, Yeezy LLC, si trovano al centro di una vicenda legale che ha destato scalpore. Le affermazioni riguardano l’app di streaming musicale YZYVSN, sviluppata con l’intento di promuovere l’album Vultures con Ty Dolla $ign. Le parti coinvolte sono state denunciate presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti per aver presuntamente sottoposto i dipendenti a condizioni di lavoro estreme e per non aver pagato le commissioni alle piattaforme musicali già esistenti come Tidal ed Apple Music.
Accuse di razzismo e bullismo ai danni dei dipendenti
Durante lo sviluppo dell’app YZYVSN, otto sviluppatori si sarebbero trovati vittime di un ambiente tossico e poco professionale, contrariamente alle aspettative iniziali. Le accuse includono l’uso di linguaggio razzista e offensivo da parte del rapper Kanye West e di Yiannopoulos, ex direttore di Breitbart News e capo dello staff. La moglie di West, Bianca Censori, è stata coinvolta nell’invio di materiale pornografico a un gruppo di individui, incluso un minore, che lavorava su Yeezy Porn, una società di film per adulti legata a Yeezy LLC.
Mancanza di sicurezza e bullismo nei confronti dei dipendenti minori
Le accuse si estendono alla mancanza di adeguate misure di sicurezza per proteggere i dipendenti minori di YZYVSN, esponendoli a contenuti pornografici durante l’esecuzione delle loro mansioni. Il contesto lavorativo all’interno Yeezy LLC sarebbe stato caratterizzato da una cultura aziendale discriminatoria, in cui i dipendenti minorenni venivano tenuti a registrarsi come “volontari” e non retribuiti. Le chat room interne sarebbero state denominate Slaves e New Slaves, mentre si sarebbero verificati episodi di bullismo legati a fattori personali come età, razza, genere, orientamento sessuale ed etnia.
Richieste di giustizia e risarcimento da parte degli ex dipendenti
Gli ex dipendenti di Yeezy LLC hanno deciso di intraprendere azioni legali per richiedere il pagamento degli stipendi non corrisposti e delle parcelle degli avvocati, oltre al risarcimento dei danni subiti a livello emotivo a causa delle condizioni lavorative disumane e discriminatorie. La situazione continua a destare indignazione e a sollevare importanti questioni etiche riguardo ai diritti dei lavoratori e all’etica aziendale all’interno dell’industria musicale e dello spettacolo.