Jeremy Renner, attore pluripremiato, ha recentemente discusso del suo rapporto con il franchise di Mission: Impossible dopo un’assenza prolungata. Conosciuto per il ruolo di William Brandt, Renner ha spiegato i motivi che lo hanno portato a mancare gli ultimi capitoli della saga, lasciando aperta la possibilità di un futuro ritorno.
La decisione di lasciare il franchise
Jeremy Renner, conosciuto per i suoi ruoli in Mission: Impossible – Ghost Protocol e Mission: Impossible – Rogue Nation, non è comparso nei successivi film della saga. In un’intervista con Collider, l’attore ha rivelato che la sua assenza era motivata da impegni personali e professionali, in particolare legati alla nascita della figlia nel 2014 e ai suoi progetti con il Marvel Cinematic Universe .
Il desiderio di un possibile ritorno
Nonostante la sua assenza prolungata, Jeremy Renner non ha escluso la possibilità di tornare nel mondo di Mission: Impossible. Con la crescita della sua famiglia, l’attore ha espresso il desiderio di riportare in vita il personaggio di Brandt. “Forse ora che mia figlia è più grande, potrebbe succedere. Vorrei sempre lanciarmi in Mission: Impossible in qualsiasi momento e tornare a interpretare Brandt. È fantastico,” ha dichiarato Renner.
Il passato e il futuro di William Brandt
Nei precedenti film della serie, Jeremy Renner ha dato vita a William Brandt, un personaggio che ha avuto un percorso intrigante dall’FMI alla CIA. Attualmente impegnato nella terza stagione di Mayor of Kingstown, l’attore si sta preparando per un nuovo capitolo della sua carriera dopo un incidente quasi fatale che lo ha coinvolto in un incidente con uno spazzaneve nella sua casa in Nevada.
In conclusione, Jeremy Renner ha affrontato con sincerità le ragioni della sua assenza dal franchise di Mission: Impossible, lasciando intravedere la possibilità di un ritorno nel futuro. La sua esperienza con il personaggio di William Brandt e il suo lavoro attuale sono testimonianza della sua versatilità e dedizione alla sua arte.