Il viaggio di Seydou Sarr: Tra sogni e realtà.

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Il viaggio di Seydou Sarr: tra sogni e realtà - Horrormania.it

A un anno dall’acclamato successo internazionale di ‘Io Capitano’, il celebre film di Matteo Garrone, Seydou Sarr si fa nuovamente spazio alla rinomata Mostra del Cinema di Venezia. Questa volta, il protagonista approda con un toccante documentario dedicato interamente a lui: ‘Seydou – Il sogno non ha colore’, diretto da Simone Aleandri e prodotto da Wonder Project con Rai Cinema, in collaborazione con Lega Serie A. Il film sarà presentato in anteprima alla 21esima edizione delle Giornate degli Autori, facendo parte della sezione Confronti.

il viaggio di Seydou: alla ricerca di ispirazione

‘Seydou – Il sogno non ha colore’ racconta in modo intimo e sincero i primi diciannove anni della vita di Seydou Sarr, dominati dal grande sogno di affermarsi nel calcio. Il cammino di Seydou è stato segnato dall’inattesa irruzione della recitazione grazie al destino che lo ha portato sul set di ‘Io Capitano’, stravolgendo la sua esistenza in cui il calcio rappresentava un sogno fin dall’infanzia. Nonostante le difficoltà e le avversità, la sua passione per il calcio rimane viva, alimentando in lui la determinazione a emergere anche in questo ambito.

incontri e riflessioni: tra campioni e leggende

Determinato a seguire il suo obiettivo, Seydou intraprende un viaggio alla scoperta di coloro che hanno realizzato i propri sogni nel mondo del calcio. Attraversando l’Italia e visitando città e centri sportivi dei club di Serie A, si confronta con luminari del panorama calcistico nazionale e internazionale. Dialogando con campioni come Adli, Banda, Dybala, Danilo, Messias e Okoye, oltre che con leggende come Francesco Totti, Ciro Ferrara e Omar Daffe, Seydou impara dalle loro storie e riflette sul persistere del razzismo nella società contemporanea.

unite le diversità: calci e note per abbattere barriere

Gli incontri di Seydou offrono spunti di riflessione profonda sul significato delle vittorie personali e sulle lotte collettive contro le ingiustizie. Le conversazioni sollevano interrogativi cruciali riguardo al valore della diversità e alla straordinaria capacità del calcio e del cinema di fungere da ponti fra individui, superando le differenze. A impreziosire la narrazione del documentario, la canzone simbolo ‘La leva calcistica del ’68’ di Francesco De Gregori aggiunge un tocco evocativo all’opera cinematografica di Seydou Sarr.

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