Il Sole, la nostra stella, continua a sorprenderci con un nuovo e straordinario flare solare che ha catturato l’attenzione di tutti gli appassionati di astronomia. Nonostante le recenti emozioni suscitate dalle aurore boreali visibili anche in Italia, una nuova regione attiva ha preso il centro della scena con un flare solare imponente e potente, anche se fortunatamente non diretto verso la Terra. Con la rotazione del Sole, questa regione si avvicinerà lentamente al nostro pianeta, lasciando tutti in attesa di possibili spettacoli luminosi nel cielo. Le parole della nostra amica astrofisica solare, Clementina Sasso, ci regalano uno sguardo privilegiato sulla sorprendente attività solare in corso.
L’impetuoso incontro tra il Sole e la Terra
Il confronto tra la Terra e il Sole, la nostra stella madre, mette in evidenza la grandiosità e la potenza di quest’ultimo. Con un diametro medio di circa 1.392.000 km, il Sole si pone come un gigante rispetto al nostro pianeta, con quasi 109 volte la sua grandezza. Se immaginassimo di disporre 109 Terre una accanto all’altra, otterremmo un diametro equivalente a quello del Sole. La massa solare, pari a 1,9891 × 10^30 kg, corrisponde a circa 330.000 volte quella terrestre e rappresenta quasi il 99,86% della massa totale del sistema solare. Per colmare il volume del Sole con Terre, sarebbero necessarie oltre 1,3 milioni di pianeti per eguagliarne le dimensioni. Composizionalmente, il Sole è principalmente composto da idrogeno per tre quarti della sua massa, con elio e altri elementi più pesanti come ossigeno, carbonio, neon e ferro che costituiscono l’1,69% in massa. Ogni secondo, il Sole trasforma 594 milioni di tonnellate di idrogeno in 590 milioni di tonnellate di elio, mentre perde massa con un’emissione luminosa di 386 miliardi di miliardi di megawatt. Ecco come il confronto tra la Terra e il Sole si rivela come uno scontro impari, dove la stella splendente domina con la sua maestosità nel sistema solare.
