Il pianeta extrasolare gassoso WASP-107 b ha incuriosito i ricercatori per il suo incredibile volume rispetto alla sua massa. Due team di studiosi hanno investigato sulle cause di questa insolita caratteristica, giungendo a interessanti conclusioni che aiutano a svelare il perché di tale gonfiore.
WASP-107 b: un pianeta fuori dagli schemi
WASP-107 b si distingue per la sua struttura: con più di tre quarti del volume di Giove ma meno del decimo della sua massa, è uno degli esopianeti meno densi finora scoperti. Questa particolarità ha spinto gli scienziati a cercare una spiegazione plausibile, considerando le dimensioni del nucleo roccioso e la massa di idrogeno ed elio che compongono la sua atmosfera. I dubbi sulla formazione di un pianeta così “gonfio” hanno animato gli studi condotti da Luis Welbanks e il suo team di ricerca.
I dettagli dello studio: alla scoperta delle cause
Il confronto tra le osservazioni del telescopio spaziale Hubble e il telescopio spaziale James Webb della NASA ha consentito di raccogliere importanti dati su WASP-107 b. La mancanza di metano nell’atmosfera del pianeta ha catturato l’attenzione degli studiosi, poiché suggerisce un’intensa attività termica al suo interno. Si ipotizza che il calore generato dalle maree, dovuto all’orbita non perfettamente circolare di WASP-107 b, abbia causato un notevole riscaldamento, spiegando così il suo volume insolitamente grande rispetto alla sua massa.
L’analisi approfondita condotta dai ricercatori ha evidenziato che WASP-107 b potrebbe ospitare un nucleo più consistente di quanto inizialmente ipotizzato, il che avrebbe impedito alla sua atmosfera di contrarsi eccessivamente durante il raffreddamento. Questo scenario spiegherebbe la dimensione “gonfia” del pianeta, nonostante la sua vicinanza alla sua stella ospite e l’energia limitata che riceve da essa.
In conclusione, le osservazioni dettagliate condotte sul pianeta extrasolare WASP-107 b hanno offerto ai ricercatori spunti fondamentali per comprendere meglio le dinamiche interne di pianeti di questo tipo. Il mistero del suo gonfiore inizia a essere svelato, aprendo nuove prospettive per lo studio dei pianeti extrasolari e delle loro peculiarità atmosferiche.