L’esordio di Sofia Coppola a Cannes
Sono passati 25 anni dalla prima proiezione al Festival di Cannes dell’opera d’esordio di Sofia Coppola, Il Giardino delle Vergini Suicide, nel lontano 1999. Questo film ha ottenuto nel corso degli anni uno status di cult, tanto da essere restaurato in 4K da Criterion con la supervisione del direttore della fotografia Ed Lachman. Per celebrare questo anniversario, la Cineteca di Bologna ha deciso di riportare il film nelle sale italiane a partire dal 6 maggio grazie al progetto ‘Il Cinema Ritrovato’.
La genesi del capolavoro di Sofia Coppola
A soli 27 anni, Sofia Coppola rimase affascinata dal romanzo omonimo di Jeffrey Eugenides, dal quale trasse la sceneggiatura per il suo primo film. Grazie al sostegno del padre, il celebre regista Francis Ford Coppola, Sofia riuscì a dirigere Il Giardino delle Vergini Suicide in totale indipendenza creativa. Il film, con un cast di prim’ordine che includeva nomi come Kirsten Dunst, Kathleen Turner, James Woods e Danny De Vito, narra la tragica vicenda di cinque sorelle che decidono di porre fine alla propria vita in un misterioso suicidio collettivo. Il tutto si svolge sullo sfondo di una famiglia disfunzionale e opprimente, in un’America degli anni Settanta dai contorni sfumati in una luce suggestiva e avvolgente.
La colonna sonora elettronica di Air: un tocco di genialità
Un altro elemento che ha contribuito a rendere Il Giardino delle Vergini Suicide un vero e proprio capolavoro cinematografico è senza dubbio la colonna sonora, composta dal famoso duo francese di musica elettronica Air. L’atmosfera onirica e malinconica creata dalla musica del duo si fonde perfettamente con le immagini e gli intense interpretazioni degli attori, contribuendo a creare un’esperienza visiva e sonora unica e coinvolgente per lo spettatore.